La Federazione Sindacale Mondiale, a nome dei suoi 97 milioni di membri in 130 paesi dei cinque continenti, saluta la celebrazione della Giornata Internazionale dei Lavoratori 2019 con lo slogan: «La ricchezza appartiene a coloro che la producono!»
Salutiamo i lavoratori e lavoratrici di tutto il mondo e il loro insostituibile ruolo nella produzione di tutti i beni e servizi necessari per la soddisfazione delle necessità contemporanee dei popoli di tutto il mondo. Onoriamo la storia della classe operaia mondiale, la grande lotta degli operai di Chicago nel maggio 1886 che combatterono e conseguirono la conquista della giornata lavorativa di 8 ore, sacrificando la loro stessa vita.
Il movimento sindacale di classe, attraverso le fila della Federazione Sindacale Mondiale, continua fermamente le loro lotte con le rivendicazioni di miglioramento sostanziale delle condizioni di lavoro e qualità della vita dei lavoratori e settori popolari poveri.
Nelle condizioni attuali, quando l’1% della popolazione possiede più dell’80% della ricchezza prodotta, mentre 4,5 miliardi di persone vivono in povertà e miseria, i lavoratori e lavoratrici devono rivendicare tutta la ricchezza che produciamo, in modo da porre fine all’ingiustizia e diseguaglianze!
In paesi dell’Africa, Asia e America Latina, i monopoli sfruttano la loro immensa ricchezza naturale, lasciando “briciole” ai popoli. Le rivalità tra potenti stati imperialisti continuano a generare tensioni, scoppi di guerra e ferite aperte in paesi dove negli ultimi anni sono avvenuti interventi, guerre, bombardamenti, causando milioni di persone sradicate e trasformati in rifugiati e migranti.
Incluso nei paesi cosiddetti sviluppati, si stanno realizzando attacchi contro i salari e pensioni, alle conquiste storiche delle lavoratrici e lavoratori in nome della crisi economica capitalista, con il sostegno alla reddittività delle grandi imprese. La povertà, la disoccupazione e l’insicurezza sono in aumento, i servizi sanitari sono deteriorati, i governi cercano di limitare l’azione del movimento sindacale di classe attraverso una feroce repressione, ponendo ostacoli all’attività sindacale, al diritto di sciopero.
La Federazione Sindacale Mondiale chiama i suoi membri, amici e lavoratori di tutto il mondo a issare la bandiera delle storiche lotte dei popoli e organizzare lo sciopero del primo maggio di quest’anno nel modo che merita il giorno in cui si celebra la classe operaia mondiale.
Contro le false teorie dei padroni, governi e cupole sindacali corrotte che affermano che gli scioperi, le rivendicazioni e l’agire dei sindacati sono obsoleti, così che possono servire al meglio gli interessi del grande capitale.
Con manifestazioni e scioperi di massa e dinamici ovunque, con le bandiere e i temi della FSM che esprimono l’unità di classe e la solidarietà internazionalista. Con rivendicazioni per un lavoro stabile e a tempo pieno per tutti e tutte, con incrementi di salari e pensioni, con servizi sanitari e educazione gratuiti e di alta qualità per i lavoratori e le loro famiglie. Per la difesa dei diritti dei giovani e delle donne della classe operaia.
Per la pace, la fine delle ingerenze straniere negli affari interni dei paesi. Per il diritto dei popoli a decidere autonomamente sul loro presente e futuro.
Per schiacciare il razzismo e il fascismo, la xenofobia che si nutre e si rafforza nel campo dello sfruttamento capitalista. Per l’unità di tutti gli operai. Per la fine delle guerre imperialiste che si realizzano per gli interessi di una minoranza che sfrutta il sudore dei lavoratori e insanguina i popoli.
Per la fine dello sfruttamento capitalista, per una società con vera giustizia sociale e uguaglianza, dove la ricchezza appartiene a coloro che la producono, ai lavoratori e lavoratrici che sono la forza motrice di tutto il progresso e le conquiste dell’umanità.
Fin dal primo momento della sua fondazione e per i 74 anni della sua storia e della sua azione, la FSM è stata saldamente al fianco dei lavoratori e lavoratrici di tutto il mondo; al contempo esprime per il primo maggio 2019 la sua solidarietà con i popoli di Venezuela, Cuba, Palestina, Siria, Yemen e Libia.
Continueremo costantemente le nostre lotte con l’obiettivo di renderle più forti attraverso nuove iniziative, azioni e mobilitazioni! Con internazionalismo e solidarietà.
Continueremo lo sforzo per il rafforzamento dei sindacati militanti con molti nuovi affiliati, con giovani e donne, rafforzando le caratteristiche di classe e l’unità di classe di tutti i lavoratori.
Smascheriamo il ruolo sporco dei riformisti e burocrati corrotti che trasformano i sindacati in servi della borghesia.
Partecipiamo energicamente allo sciopero del primo maggio 2019!
Viva la Giornata Internazionale dei Lavoratori!
La ricchezza appartiene a coloro che la producono!