102° Anniversario dalla fondazione del Partito Comunista d’Italia

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102° Anniversario dalla fondazione del Partito Comunista d’Italia

Alla manifestazione di sabato 21 gennaio a Roma per celebrare il 102° anniversario della Fondazione del Partito Comunista d’Italia, avvenuta a Livorno, è intervenuto il compagno Zou Jianjun, Consigliere Politico dell’Ambasciata della repubblica Popolare Cinese a Roma, il cui discorso è disponibile qui.
Sono altresì pervenuti diversi messaggi da partiti fratelli con i quali il nostro partito intrattiene fraterni e frequenti contatti.

Nel suo messaggio, il Segretario Generale del Partito Comunista (Svizzera), compagno Massimiliano Ay, ricorda il ruolo che ebbe il PCd’I nella lotta per l’emancipazione femminile nella storia d’Italia, la prima formazione di massa diretta da una donna, Camilla Ravera, e il ruolo dell’Unione Donne Italiane, per tutto il secondo dopoguerra.
«L’Italia necessita di tornare a riconoscere nella storia dei comunisti italiani una parte della propria storia e coloro, come voi, che operano portando quel nome e quindi richiamandosi a quella storia, devono necessariamente operare perché i diritti sociali, ovvero quella porzione di diritti sempre più dimenticata dalla sinistra liberal, tornino a essere per gli italiani un traguardo possibile e non una mera chimera di un tempo passato.», conclude il compagno AY.

Il Responsabile Esteri del Partito Comunista dei Popoli di Spagna, compagno Victor M. Lucas, ricorda le condizioni storiche in cui si andarono fondando i partiti comunisti sotto la direzione di Lenin, ma anche i comuni infausti destini dei partiti comunisti spagnolo e italiano, caratterizzati dall’ “eurocomunismo”.
«Oggi, sia la classe operaia in Italia che in Spagna hanno bisogno di avere lo strumento indispensabile per rovesciare il capitalismo nei nostri rispettivi stati. Oggi il PC (Italia) e il PCPE hanno l’obbligo di recuperare gli antichi aneliti di un secolo fa dall’elemento scientifico fornito dal marxismo-leninismo.»

A nome del Partito dei Lavoratori Ungheresi, il Presidente, compagno Gyula Thurmer, ricorda come condividiamo la stessa responsabilità:
«… dobbiamo mostrare al nostro popolo la via d’uscita dalla crisi economica e dalla guerra. Dobbiamo dimostrare che il socialismo può salvare l’umanità. Combattiamo insieme contro la guerra! Chiediamo di smettere di inviare armi all’Ucraina. Chiediamo la pace con la Russia.»

Il Partito Comunista Portoghese ci invia i suoi saluti e sottolinea:
« Il mondo vive ancora una volta tempi di grandi sconvolgimenti, con enormi pericoli per i lavoratori, i popoli e l’umanità. La fine dell’Unione Sovietica e ad altri paesi socialisti europei hanno brutalmente alterato la correlazione mondiale delle forze, in un senso profondamente negativo per i lavoratori ed i popoli di tutto il mondo. Un capitalismo in crisi strutturale non è in grado di fornire ai popoli altra prospettiva che l’aumento dello sfruttamento, la miseria diffusa, la guerra. L’imperialismo, con gli Stati Uniti alla testa e l’Unione Europea come un servitore sempre più sottomesso, dopo decenni di guerre ed aggressioni, con le quali ha cercato di ristabilire il suo dominio planetario neocoloniale, non è in grado di accettare la realtà del cambiamento nella correlazione delle forze mondiali, risultante dell’ascesa economica di paesi precedentemente colonizzati, o di paesi come la Repubblica Popolare Cinese. L’imperialismo oggi minaccia di condurre l’umanità ad una nuova e ben più grave catastrofe. La storia dimostra che capitalismo, guerra e aggressione vanno sempre insieme. Questo è anche il caso oggi, dall’Europa al Medio Oriente, dall’Asia e dall’Africa all’America Latina. E questa realtà rende i comunisti, i partiti della classe operaia e di tutti i lavoratori più indispensabili che mai.
Ecco perché ci auguriamo il successo della lotta dei comunisti italiani, certi che il successo della vostra lotta sarà un contributo importante alla lotta di tutti i lavoratori e dei popoli del mondo per la pace, per la giustizia sociale, per la liberazione dell’umanità dal capitalismo sfruttatore, predatore e oppressivo, per la lotta per il socialismo e il comunismo.»

Il CC del Partito Comunista di Gran Bretagna – Marxista Leninista invia un caloroso e fraterno saluto. Ricorda che «… indubbiamente il Partito Comunista d’Italia ha avuto uno dei viaggi più eroici tra i partiti comunisti europei, ma anche una fine particolarmente ignominiosa, con il suo autoscioglimento nel 1991. Le cause di ciò vanno studiate e ringraziamo per le importanti fonti che il vostro partito mette a disposizione su questi argomenti, sulla vostra pubblicazione “La Riscossa”.»
«Ci sono preziose lezioni di strategia e tattica da apprendere studiando la vostra lotta antifascista che si basava su una stretta cooperazione tra i partiti socialista e comunista sin dal patto del 1934. Un ampio fronte nazionale antifascista fu istituito nel dicembre 1942 e nel settembre 1943 fu formato il Comitato Nazionale di Liberazione. Comprendeva i partiti comunista, socialista, democristiano, attivista, liberale e laburista e dirigeva il movimento clandestino in espansione.», continua il messaggio.
«Nel mondo di oggi, con la crisi economica capitalista che si approfondisce ogni giorno, i lavoratori in Italia come in Gran Bretagna e in tutto il mondo sono ignari delle vittorie del movimento in passato e ne stanno veramente subendo le conseguenze. Ciò di cui hanno bisogno più che mai è l’analisi e l’azione di classe che i comunisti italiani offrirono un secolo fa. Hanno anche bisogno di un partito contemporaneo che denunci l’alleanza imperialista neo-nazista di UE e NATO e inviti alla resistenza antimperialista. Ci rallegriamo nel notare nella vostra attività politica su questi argomenti, che l’eredità del Partito Comunista nel vostro paese e lo spirito militante antifascista che incarnate stanno andando sempre più rafforzandosi.
Sebbene la deviazione eurocomunista abbia causato enormi danni al suo Paese, il suo partito oggi è in grado di sostenere il carattere rivoluzionario e marxista-leninista e le posizioni di Gramsci e Secchia.»
«Nel movimento comunista internazionale non si possono non notare posizioni opportuniste di appoggio alla Nato e il travisamento della spinta alla guerra contro Russia e Cina come “conflitto interimperialista”. Questi sono il risultato di deviazioni che non tengono conto dell’analisi leninista dell’imperialismo e dello Stato. Siamo orgogliosi di stare accanto al vostro partito e agire in unità con l’obiettivo di rafforzare e mobilitare il movimento comunista internazionale esponendo e sfidando queste tendenze dannose. Consideriamo questa la più grande prova dei nostri tempi che esige la collaborazione di tutti i partiti antirevisionisti onesti in un’alleanza antimperialista capace di ripristinare l’unità ideologica, politica e organizzativa del movimento su base marxista-leninista.»

La compagna Renate Koppe, a nome del Comitato Centrale e di tutti i membri del Partito Comunista Tedesco, ci dice:
«Il vostro partito ha continuato la tradizione del PCI e oggi si batte per i diritti dei lavoratori, contro l’illegalità e la povertà, contro la guerra e l’imperialismo, contro le guerre della NATO contro la Russia e altri paesi, per la pace e il socialismo.
I nostri partiti hanno rafforzato la loro cooperazione negli ultimi anni e hanno molto in comune nella lotta antimperialista. Attendiamo con impazienza un’ulteriore cooperazione militante.»

Il video dell’evento:

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