Sei anni fa il rogo della Casa dei Sindacati di Odessa dove persero la vita 48 persone tra cui il giovane Vadim Pupura, 17enne militante comunista ucraino.
La strage fu compiuta da bande paramilitari neonaziste finanziate e protette dal governo ucraino dopo il colpo di stato di Euromaidan, apertamente sostenuto dall’Unione Europea e dalla NATO.
Mentre in Italia il PD appoggiava il golpe (ricordiamo l’intervento dell’eurodeputato
Gianni Pittella mentre arringava la folla di ultranazionalisti in piazza Maidan)
e la “sinistra” europeista accoglieva a braccia aperte i membri del governo golpista (Laura Boldrini allora presidente della camera e Luigi De Magistris “sindaco ribelle” di Napoli),
il Partito Comunista è stata ed è una delle poche voci “fuori dal coro” a schierarsi sin da subito contro le ingerenze occidentali e a fianco della Resistenza Antifascista.
Onoriamo la memoria di tutti i combattenti antifascisti caduti per mano dei golpisti nazisti e filoeuropeisti.
Correlati
1 Comment
Come si possono equiparare schifezze del genere con i movimenti operai di liberazione???
Solo avendo un pusher di prima classe si può accedere a certe visioni deliranti.