I partiti comunisti e operai del mondo, su proposta del Partito Comunista di Turchia (TKP), hanno condannato l’aggressione contro la Siria da parte della Turchia ed espresso solidarietà al popolo lavoratore siriano. La risoluzione è stata firmata da un largo numero di partiti partecipanti al 21° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai (IMCWP) svolto a Smirne (Izmir), in Turchia, 18-20 ottobre 2019, co-organizzato dal Partito Comunista di Turchia (TKP) e Partito Comunista di Grecia (KKE) sotto il titolo “100 anni della fondazione dell’Internazionale Comunista: la lotta per la pace e il socialismo continua!”.
Giù le mani dalla Siria!
A nome dei Partiti Comunisti e Operai riuniti a Izmir nel 21° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai, condanniamo fermamente l’operazione militare del governo e delle forze armate turche, lanciata il 10 ottobre nel nord-est della Siria, insieme con il suo esercito di fatto, le milizie jihadiste-saccheggiatrici, il cosiddetto Esercito Libero Siriano, un gruppo foraggiato dagli Stati del Golfo, dalla Turchia e dagli USA che ha svolto un ruolo nella devastazione della Siria fin dal principio della guerra.
Prima di tutto consideriamo l’operazione come un intervento che viola la sovranità e l’indipendenza di un paese. L’operazione non è un atto separato, ma è un riflesso del caos e dello stallo che l’imperialismo ha portato nella regione negli ultimi 8 anni. Denunciamo tutti i negoziati e gli accordi segreti fatti alle spalle dei popoli tra imperialisti, governi borghesi o altri attori politici che stanno collaborando o patteggiando tra loro.
Siamo ben consapevoli che gli interventi e le guerre sono le soluzioni a cui ricorre l’imperialismo sia per conquistare più ampie zone di influenza e risorse da sfruttare, sia per superare le crisi sociali ed economiche o i conflitti dovuti alla competizione, che sono risultati inevitabili di un ordine sociale basato sugli interessi dei monopoli e dello sfruttamento. Rappresentano chiaramente il lato barbaro dell’imperialismo che non esita ad impiegare e allevare bande fondamentaliste e reazionarie per i suoi sporchi obiettivi, per poi far combattere i popoli contro tali mostri incontrollabili. In questo caso, la Turchia, la cui borghesia ha l’ambizione di scalare la gerarchia imperialista e ambisce a sfruttare le risorse naturali e umane della regione, ha fornito il principale sostegno e consenso a questa operazione militare.
Inoltre, questi interventi hanno conseguenze irreversibili, irreparabili e devastanti su tutti i valori creati dall’umanità, distruggendo la vita delle persone, le risorse e il patrimonio storico che è universale. Questa operazione è illegittima in ogni senso della parola.
Inoltre, osserviamo e denunciamo che l’intervento ha portato anche ad una sorta di stato d’emergenza in Turchia che il governo sta sfruttando per incrementare il livello di autoritarismo, per provocare il nazionalismo e l’ostilità, per opprimere tutti coloro che si oppongono agli atti del governo.
Con piena solidarietà, dichiariamo che siamo amici del popolo lavoratore della Siria indipendentemente dall’origine etnica o nazionale di ciascuno. Difenderemo sempre i diritti del popolo siriano di vivere in un paese indipendente e sovrano con integrità territoriale. È diritto e dovere del popolo lavoratore della Siria trasformare il proprio paese in un paese libero e egualitario. Tutti gli altri paesi che hanno le loro forze armate e basi militari devono abbandonare immediatamente la Siria.
Diciamo a tutte le forze straniere di occupazione: Giù le mani dalla Siria!
Firmatari:
__________
Traduzione a cura di resistenze.org