«Non vi aspettate di vedere tutti i dettagli nel comunicato del nuovo strumento TPI, perché certe caratteristiche è meglio che non vengano pubblicate, non siano rivelate né commentate».
Queste le parole della Presidente della BCE, Christine Lagarde, alla conferenza stampa di giovedì 21 luglio, in merito alla richiesta di dettagli sullo strumento di protezione della trasmissione della politica monetaria (TPI), i cui margini di discrezionalità sono ampi e oscuri: quanti e quali titoli, con quali scadenze. Inoltre non è noto quando la misura terminerà.
«Può dunque verificarsi il caso in cui uno Stato non soddisfi più i requisiti di ammissibilità: i criteri di idoneità possono essere inizialmente centrati ma successivamente non mantenuti. Uno Stato può promettere di rispettare gli impegni presi nel Patto di Stabilità e Crescita o nel Pnrr e poi però può mancare la promessa: in quel caso, il supporto dello scudo anti-spread verrebbe chiuso. Così come nel caso di insostenibilità del debito pubblico dovuta a fondamentali economici», nota Isabella Bufacchi (Sole24ore, 23 luglio pag. 4)
«La Bce si concentrerà sulla parte della curva che ha più importanza per la trasmissione della politica monetaria e dunque per le condizioni di finanziamento all’economia reale. Per TPI, il tasso benchmark è soprattutto il decennale: senza dubbio la Bce non renderà noto un livello di spread specifico, non farà spread targeting in maniera trasparente. L’allargamento di uno spread si misura come differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato di due Paesi: in ultima analisi, viene da pensare che per stringere lo spread tra BTp e Bund, la Bce potrebbe decidere nel TPI di acquistare i titoli di Stato italiani oppure di vendere quelli tedeschi.», continua Bufacchi.
In buona sostanza una figura non eletta mai da nessuno avrà potere di vita e di morte su tutti i paesi europei.
La stessa Lagarde ha ricordato che per situazioni specifiche di uno Stato esiste un altro “scudo”: l’OMT. Peccato che quello sia ad elevatissima condizionalità e per questo nessuno l’ha mai usato. Almeno finora.
Oggi la gentile Presidente della BCE, in un’intervista esclusiva, ancora a pag. 4 dello stesso giornale di Confindustria, ribadisce alcuni concetti chiave che descrivono inequivocabilmente gli orientamenti di questa strategia. In sintesi:
- «L’inflazione è troppo elevata. La guerra della Russia in Ucraina ha determinato un rialzo dei costi dell’energia e dei prodotti agricoli. … Tutto questo si ripercuote sulle persone e sulle imprese nell’intera area dell’euro, soprattutto su chi ha un reddito più basso.» (“Lo faccio per il vostro bene!”)
- «In ampia parte, questa inflazione è sospinta da fattori che le banche centrali non possono controllare. Tuttavia possiamo fare in modo che l’inflazione non diventi persistente. Ciò potrebbe accadere se gli incrementi dei prezzi si diffondessero in tutta l’economia, alimentando nelle persone l’aspettativa di maggiore inflazione in futuro.» (Sappiamo che l’inflazione è una tassa occulta per i meno abbienti)
- «Si potrebbero innescare spirali salari-prezzi analoghe a quelle che storicamente hanno spinto l’inflazione fuori controllo.» (Quindi devono essere i meno abbienti da cui bisogna “cominciare a fermare la spirale”, ossia dai lavoratori che non ne hanno colpa e che pagheranno per tutto questo).
- «Per questo motivo, giovedì io e i miei colleghi del Consiglio direttivo della Banca centrale europea abbiamo deciso di innalzare i tassi di interesse di 0,5 punti percentuali, ponendo fine a un periodo di tassi di interesse negativi durato otto anni.» (Ossia, abbiamo fatto il contrario di quello che si doveva fare per non aggravare la situazione, ossia quello che gli economisti veri chiamano azioni anticicliche, ossia di sostegno all’economia reale e non il suo strangolamento. Vedi anche [1])
- «È stata la prima volta che abbiamo aumentato i tassi in 11 anni. Ma si è trattato soltanto del passo più recente verso il rientro delle misure speciali che avevamo adottato per combattere una serie di crisi.» (Ossia, per 11 anni abbiamo buttato i soldi dalla finestra facendo rimpinzare i forzieri delle multinazionali e non facendo ripartire l’economia, ma dando solo briciole a questo e a quello, e ora dovete pagare il conto)
- «Continueremo a innalzare i tassi finché sarà necessario per ridurre l’inflazione fino al nostro obiettivo nel medio termine.» (Continueremo a massacrarvi fintanto che vorremo)
- «Guardando a come l’economia evolverà e risponderà alle numerose sfide esterne e interne, il Consiglio direttivo riesaminerà la situazione e deciderà il ritmo adeguato per i prossimi passi da intraprendere sulla base dei nuovi dati.» (Però non preoccupatevi che non vi faremo morire tutti, ma solo quelli che non sono necessari all’accumulazione dei nostri profitti)
- «La politica monetaria si deve trasmettere in modo ordinato in tutta l’area dell’euro.» (Non ci sono sconti per nessuno)
- «Salvaguardando l’unicità della nostra politica monetaria, esso contribuirà ad assicurare che i prezzi restino stabili nel medio periodo.» (in realtà resteranno fermi i salari, i prezzi non li fa né Christine, né nessun altro stregone)
- «L’euro unisce 340 milioni di persone. È stato e continuerà a essere una moneta stabile. Questo è il nostro impegno. È il nostro compito, e lo assolveremo.» (Non pensate di poter uscire dal lager!)
********************
Il termine sardo accabadora (lett. “colei che finisce”, deriva dal sardo s’acabbu, “la fine”) denota la figura, storicamente non comprovata, di una donna che si incaricava di portare la morte a persone, nel caso in cui queste fossero in condizioni di malattia tali da portare i familiari o la stessa vittima a richiederla. (da Wikipedia)
[1] https://www.lariscossa.info/la-strategia-della-bce-arrivata-al-capolinea/
Correlati