Attacco incendiario contro il presidio No Muos. Attivisti: «Sospetti su militari statunitensi»

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Attacco incendiario contro il presidio No Muos. Attivisti: «Sospetti su militari statunitensi»

Un attacco incendiario è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri contro il presidio No Muos in c.da Ulmo a Niscemi (Caltanissetta) nelle vicinanze della base della marina USA dove è installato il contestato sistema di comunicazione satellitare. Le fiamme hanno lambito la struttura (bruciando all’esterno anche uno striscione appeso alla recinzione) in cui sono in corso i preparativi per il campeggio antimperialista che si svolgerà dal 2 al 5 agosto e la manifestazione del 4 agosto che giungerà ai cancelli della base americana.

«Erano quasi le sette quando una macchina bianca in transito — del tutto simile a quelle in uso agli appartenenti alla US Navy, la marina degli Stati Uniti — ha lanciato un innesco incendiario contro il tendone del presidio No Muos dove in questi giorni è in via di allestimento il campeggio che si terrà fino al cinque agosto», denunciano gli attivisti No Muos in un comunicato. «Gli attentatori hanno atteso che tutte le macchine degli attivisti si allontanassero prima di passare all’azione. Non avevano però considerato che un piccolo gruppo di militanti No Muos, non visto, fosse rimasto “di guardia” all’interno del presidio. Questi nostri compagni, uomini e donne, sono riusciti a domare l’incendio mentre i Vigili del fuoco davano forfait perché impegnati su altri fronti», prosegue il comunicato, sottolineando come potevano esser ben più gravi le conseguenze se le fiamme avessero colpito le strutture del presidio propagandosi alla confinante Sughereta (Riserva naturale).

«È inaccettabile che fatti del genere succedano impunemente nella contrada Ulmo di Niscemi: la zona più militarizzata della Sicilia e una fra le più militarizzate del mondo», denuncia infine il movimento evidenziando come «le pattuglie di strade sicure presenti al momento dell’incendio erano due, dopo che una terza si era appena allontanata. I militari, incalzati dagli attivisti, hanno affermato di non aver visto niente, e di non potere essere utili per testimoniare contro gli attentatori, andando subito via e rifiutandosi altresì di avvertire la forestale».

Condanna e solidarietà da parte della federazione siciliana del Partito Comunista che in un comunicato rilancia la denuncia del movimento affermando che «questo vile atto provocatorio e intimidatorio, che poteva avere conseguenze ben più gravi, dimostra ancora una volta l’arroganza e il crimine della presenza militare statunitense nel nostro territorio e la collusione delle istituzioni borghesi italiane. Dimostra ulteriormente le ragioni della lotta No MUOS. Non è la prima volta che accadono episodi simili, la risposta è nel rafforzare la lotta per smantellare il MUOS e chiudere tutte le basi e installazioni USA-NATO nel nostro territorio, per sabotare i piani che trasformano la nostra isola in una piattaforma strategica per le guerre e interventi imperialisti contro i popoli e i lavoratori».

La manifestazione è in programma per il 4 agosto ore 15 dal presidio in c.da Ulmo di Niscemi (CL) fino al cancello 1 della base americana.

2 Comments

  1. Gino ha detto:

    Le uniformi sia italiane che estere avendo l’appoggio giudiziario per l’utilizzo della forza agiscono tale e quale al racket: ci proteggono e se non sei della loro opinione ti menano nell’ipotesi migliore. Non servono lo stato servono i padroni.

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