Poche ore fa ci ha lasciato lo scrittore e combattente antifascista Luis Sepúlveda morto a causa del Covid-19.
A 15 anni si iscrisse e militò nella Gioventù Comunista cilena e nell’arco della sua movimenta adolescenza si trasferì a in Bolivia dove fece parte dell’Esercito di Liberazione Nazionale e poi tornò in Cile, aderendo al Partito Socialista de Chile e militando nella guardia personale del Presidente Allende (GAP – Grupo de Amigos Personales).
A seguito del colpo di stato militare il compagno Sepúlveda viene arrestato e torturato per sette mesi. Riuscì a fuggire dalla dittatura militare nel 1977 e l’anno successivo fece parte delle Brigate Internazionali Simon Bolivar combattendo in Nicaragua.
È stato anche un regista e grazie ai suoi libri è conosciuto in tutto il mondo.
Piangiamo oggi un combattente, uno scrittore progressista e un compagno.
Che la terra ti sia lieve.
1 Comment
Un uomo così non morirà mai. Anche se tenteranno di tutto per non parlarne.(ringraziamo le dittature e gli stati canaglia che gli instaurano per poterli schiavizzare e depredare)