Comunicato sulla presunta coscrizione militare operata dalle autorità ucraine verso i propri cittadini residenti all’estero

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Comunicato sulla presunta coscrizione militare operata dalle autorità ucraine verso i propri cittadini residenti all’estero

I giovani ucraini presenti in Italia starebbero ricevendo delle lettere di convocazione presso le ambasciate dell’ucraina presenti in Italia.

Lo si apprende dal canale youtube “Parabellum”, che segnala il caso di un convocato, e risulta l’esistenza di un decreto governativo ucraino.

Il sospetto è che i giovani ucraini, tutti i maschi abili alla leva e le ragazze che abbiano fatto studi in medicina o farmacologia, vengano spinti, con le buone o con le cattive, a rientrare in patria per essere arruolati e inviati al fronte.

Infatti, sebbene il decreto del “consiglio dei ministri” dell’Ucraina del 30 dicembre 2022 n. 1487 faccia riferimento solo alla raccolta e organizzazione di dati sui coscritti, c’è il sospetto che i giovani convocati presso le ambasciate possano subire pressioni psicologiche per rientrare in Ucraina, per esempio con la minaccia di sanzioni penali in patria se disobbediscono, o minacce di richieste di estradizione verso l’Italia.

L’avvocato Roman Simutin, di Brovary, vicino Kiev, in un suo articolo puntualizza bene che il decreto non dispone una coscrizione degli ucraini residenti all’estero, ma segnala un allarmismo creatosi nella popolazione, che evidentemente ha giovani nei paesi dell’Unione Europea, cosa che ha avuto una vasta eco anche sui social.

Simutin fa notare che le registrazioni consolari sono un atto volontario, che i cittadini ucraini all’estero sono sottoposti alla legge del paese ospitanti, e che nessun ucraino può essere forzato a recarsi in patria, a meno, aggiungiamo noi, che non vi sia un atto che disponga ciò emanato dall’autorità giudiziaria italiana.

Il Partito Comunista è il partito dei lavoratori e poiché ci risulta che di norma tra coscritti inviati in guerra i figli degli imprenditori siano una esigua minoranza, molto minore del rapporto numerico che esiste tra le due classi sociali, siamo dalla parte dei giovani ucraini che non voglio essere mandati al fronte.

Pertanto ci opponiamo ad ogni tentativo da parte di chiunque di forzare i giovani ucraini in Italia a prendere parte al conflitto in ucraina. Esortiamo tutti a tenere la guardia alta, a segnalare qualsiasi fatto di cui siano a conoscenza di tentativo di convincere qualsiasi ucraino che non voglia arruolarsi a farlo.

Ricordiamo che in Italia l’arrolamento di personale per eserciti stranieri e reato. Forse non lo è nelle zone extraterritoriali, ma di sicuro lo è in tutto il resto del territorio nazionale.

Il Partito Comunista invece fornirà assistenza a chiunque si senta minacciato col fine di essere inviato al fronte.

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