di Enrique Moreno Gimeranez (16/09/2021)
“Respingiamo fermamente una nuova ingannevole risoluzione del Parlamento europeo. Cuba non le concede alcuna autorità morale per pronunciarsi, giudicare e mentire su affari interni che riguardano solo il nostro Paese”,
ha affermato Yolanda Ferrer Gómez, presidente della Commissione per le relazioni internazionali dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, in merito alla manovra contro il nostro Paese, protagonista al Parlamento Europeo il 16 settembre e promosso da un piccolo gruppo di eurodeputati che rispondono all’agenda di Washington.
Come aveva precedentemente denunciato questa Commissione del Parlamento cubano in una Dichiarazione, questo giovedì è stato possibile imporre a Cuba un nuovo dibattito, che rende ancora una volta quell’entità legislativa europea triste ostaggio di un’escalation aggressiva estranea agli interessi genuinamente europei e contraria allo spirito di un rispettoso dialogo che ha prevalso nei rapporti tra la nostra nazione e l’Unione Europea.
Di fronte a questo comportamento politicizzato, che risponde più alle agende personali dei suoi promotori che a una legittima preoccupazione per la tutela dei diritti umani nel nostro Paese e nel mondo, si sono levate voci in difesa della realtà cubana e in solidarietà con il nostro Paese.
“I diritti umani del popolo cubano sono stati costantemente violati da più di 60 anni fa gli Stati Uniti hanno imposto un blocco criminale che limita e quasi elimina l’accesso ai loro beni di base”,
ha affermato l’eurodeputato spagnolo Manu Pineda nel dibattito. Ha sottolineato che
“a questo punto non spero che si rispetti la sovranità di questo esempio di dignità che è il popolo cubano. Mi accontenterei che smettano di far precipitare quel Parlamento nell’infamia. Infine, dite al popolo cubano che non è solo, che siamo con esso, che ti mandiamo il nostro amore e la nostra solidarietà, e che saremo con te, Hasta la Victoria Siempre!”.
Dal canto suo, l’eurodeputata [spagnola] Sira Rego ha precisato che la risoluzione adottata oggi contro Cuba
“cerca lo scontro, persegue l’ingerenza pura e dura, solleva o mette in discussione l’Accordo di cooperazione con Cuba, e intende tornare nuovamente alle posizioni più reazionarie guidate all’epoca da Aznar [1]”.
Ha espresso la sua solidarietà al nostro popolo e ha dichiarato che
“siamo tanti altri eurodeputati di questa istituzione che li sostengono, che credono nella solidarietà tra i popoli, e che le relazioni internazionali devono essere tratte dal rispetto, dal riconoscimento della sovranità dei popoli, dalla cooperazione e comprensione.”
A sua volta, il deputato al Parlamento europeo João Pimenta Lopes [del Partito Comunista Portoghese] ha sottolineato che anche oggi si è tentato di utilizzare questo organo legislativo nella campagna contro Cuba, in linea con la politica di ingerenza e aggressione statunitense, accresciuta con Trump e ora mantenuta da Biden. Egli ha denunciato:
“Utilizzando i diritti umani in modo ipocrita, omettono il blocco economico, commerciale e finanziario – di natura criminale, illegale ed extraterritoriale – imposto dagli Stati Uniti da più di 60 anni. Un blocco che manca di rispetto e viola brutalmente i diritti del popolo cubano e i principi della Carta delle Nazioni Unite”.
Ha riaffermato la sua solidarietà a Cuba e al nostro popolo, ne ha apprezzato il coraggio, la dignità e la resistenza e ha chiesto la fine del blocco, dell’interferenza e dell’aggressione contro la nostra nazione.
Da parte sua, anche l’eurodeputato Pernando Barrena [Paesi Baschi] ha sottolineato che
“il blocco contro Cuba è immorale, contrario alla legalità internazionale e un esempio di guerra ibrida contro la sovranità del popolo cubano, che deve decidere e gestire il proprio destino, non gli Stati Uniti Stati o dell’Unione Europea.
“Il miglior contributo che il Parlamento europeo e i suoi rappresentanti possono dare per affrontare la situazione a Cuba è di parlare forte e chiaro contro il blocco e chiedere che gli Stati Uniti lo pongano fine. È importante che il popolo cubano sappia che la maggioranza della popolazione europea non comprende né sostiene il blocco commerciale di Cuba”.
(Trad. di LaRiscossa.info da qui)
[1] José María Alfredo Aznar López, Presidente del Governo della Spagna dal 5 maggio 1996 al 17 aprile 2004. Presidente nazionale del Partito Popolare (PP) dal 1989 al 2004.