Discorso di Nam Duy Nguiem dell’Unione Socialista e Democratica degli Studenti di Lipsia

L’incontro del nostro Partito con le delegazioni estere alla Festa do Avante!
settembre 6, 2022
FRATELLI COLTELLI
settembre 17, 2022

Discorso di Nam Duy Nguiem dell’Unione Socialista e Democratica degli Studenti di Lipsia

Ciao Lipsia!
Il mio nome è Nam Duy Nguiem
Sono attivo nell’Sds (Unione Socialista e Democratica degli Studenti) di Lipsia, l’associazione degli studenti collegata a Die Linke
Ma oggi parlo anche come figlio di lavoratori vietnamiti che sono giunti nella Repubblica Democratica Tedesca alla metà degli Anni ‘80
Per quanto concerne la situazione attuale debbo innanzi tutto dire una cosa:
L’ultima cosa della quale io e probabilmente molti dei qui presenti hanno bisogno sono i consigli di qualche politico e sicuramente non quelli di Habeck (ndr, presidente del partito Alleanza 90/I Verdi ed attualmente vicecancelliere e ministro dell’economia e della protezione climatica nel Governo Scholz ) o di Lindner (ndr presidente del partito liberaldemocratico ed attualmente ministro delle finanze del governo Scholz) su come noi si debba risparmiare.
Sono cresciuto in Riesa e per esperienza so cosa significhi tenere spenti i termosifoni nei mesi invernali nonostante l’inverno per risparmiare denaro
e sebbene i miei genitori abbiano sempre fatto sforzi sono vissuto nella povertà e so cosa significhi in Germania.
In alcuni momenti durante la mia gioventù sono stato arrabbiato con i miei genitori qualche volta sono stato arrabbiato con i miei genitori perché non avevo ricevuto la Playstation che probabilmente altri avrebbero ricevuto o perché la mia famiglia non è mai andata in vacanza ed io al rientro dalle ferie non avevo niente da raccontare.
In quei momento ero arrabbiato e mia madre mi ha preso di lato e mi ha detto “Ragazzo, concentrati sulla scuola, sii il migliore, Nam Duy!”
Infatti noi siamo stranieri e se vuoi trovare un posto in questa società lo troverai attraverso il lavoro e l’adattamento, ma negli ultimi anni ho capito che il mito della nostra società fondata sul lavoro e che si debba soltanto lavorare a sufficienza per poterne fare parte era soltanto una bugia per sopravvivere per la generazione dei miei genitori.

Mio padre si è rotto il c**o in un’acciaieria dopo la “Svolta” (la fine della DDR) con mia madre hanno dovuto trasformarsi in lavoratori autonomi per non essere espulsi dalla Repubblica Federale Tedesca, sono seguiti decenni nei quali entrambi hanno trascinato cassette di frutta e verdura
dovendosi alzare piu’ volte a settimana alle 2-3 di notte per recarsi al mercato e lavorare sino alle 19:00, hanno sgobbato e si sono completamente rovinati la salute e tutto questo per rimanere alla fine soltanto cittadini di seconda classe in Germania?
Emarginati dallo Stato ed esposti al razzismo?

Il razzismo e lo sfruttamento sono sistematici nel capitalismo ed è indifferente quanto tu lavori, alla fine della giornata resti uno straniero o forza lavoro a basso costo.
I miei genitori hanno dovuto provare tutto questo, ma io vi dico che questa è soltanto una faccia della medaglia l’altro lato della medaglia è che vi sono persone che approfittano di tutto questo
Ed in che modo!
Ne approfittano in una misura che per noi persone normali è inimmaginabile quasi perversa:
Approfittano del fatto che noi ci lasciamo sfruttare, io ed i miei genitori esattamente come tutti gli altri che sono qui, ci lasciamo sfruttare e veniamo presi per il c**o da anni dai ricchi e dalla politica in questo Paese.

Ed a questi profittatori conviene enormemente che delle persone additino ripetutamente delle altre persone come capri espiatori e sono felice oggi di potervi dire queste cose perché forse qualcuno qui tra noi pensa: “Hey, se non ci fossero tutti gli stranieri, forse mi andrebbe meglio”
E se forse voi non lo pensate, lo pensano i vostri colleghi di lavoro, forse la vostra vicina o forse qualcuno della vostra cerchia di amicizie e vi dico che ciò è estremamente dannoso e veleno per ogni minima solidarietà

Su questo punto siamo oggi sfidati, gente da tutte le cose di questi tempi di crisi, dobbiamo essere uniti e mostrare che l’unità conviene molto di più’ dell’essere divisi e soltanto se noi non ci facciamo dividere e costruiamo insieme un movimento abbiamo una chance per opporci al governo al potere ed ai ricchi ed ai potenti in questo Paese di questo sono convinto e la Storia l’ha mostrato a sufficienza che se gli uomini si riuniscono possono ottenere dal basso dei cambiamenti, ho imparato che la povertà ed il razzismo sono una cosa individuale ed adesso noi dobbiamo imparare a comprendere che il razzismo proprio ci divide.

Il miliardario Warren Buffett ha dichiarato che vige la guerra di classe ma la sua classe, la classe dei ricchi questa guerra la conduce e la vince
Io trovo che sia giunto il tempo in cui la classe dei lavoratori e le lavoratrici multietnici di unisca e ponga fine a questo stato di cose

E per ultimo ancora a tutte le persone della mia generazione con una storia di migrazione alle spalle che si sono politicizzate a causa del razzismo (la vicenda “Black Lives Matter”, la vicenda “Nsu”, la vicenda “Hanau”) tutti voi conoscete queste catastrofi, avrete probabilmente genitori che hanno vissuto qualcosa di simile e sebbene voi abbiate frequentata una scuola qui od abbiate un passaporto tedesco percepiate comunque nel frattempo di essere stranieri in questo Paese, questo deve finire!
E noi dobbiamo iniziare a lottare insieme contro la macelleria sociale della coalizione “semaforo” al Governo, contro l’esplosione dei prezzi dei generi alimentari e dell’energia, per il rafforzamento dei sindacati negli attuali rinnovi contrattuali e, consequentemente, contro i Nazisti ed il razzismo!
Quando è troppo e troppo, gente!
Iniziamo!
Grazie!

VIDEO:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *