Anno nuovo, vecchie abitudini.
Anche il Governo in carica non si discosta da tutti i precedenti governi e, per il nuovo anno, “regala” agli italiani rincari ed ingiustizie in piena condivisione con i dicktat della U.E.
Dopo l’aumento stratosferico delle bollette e dei generi alimentari che abbiamo avuto nel 2022, il 15 dicembre è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la decisione del Ministro delle Finanze di aumentare (non c’era alcun obbligo di legge) del 320% il tasso di interesse legale, portandolo al 5% (quest’anno era dell’1,25%). Ricordiamo che questo tasso incide su tutti i contratti in cui non sia definito un tasso di interesse. Ma principalmente riguarda i pagamenti tardivi come, ad esempio, il ravvedimento operoso.
E non è finita qui, perchè il 1 gennaio 2023 porterà ulteriori aumenti decisi dal Governo Meloni: accise sui carburanti + 18 centesimi al litro; sui tabacchi + 20 centesimi a pacchetto; autostrade + 2%. Ma non aumentano salari e stipendi. Anzi, la legge di bilancio recentemente approvata prevede un taglio alla rivalutazione delle pensioni che costerà ai pensionati italiani 2,5 miliardi di euro.
Una legge di bilancio vergognosa, figlia di un odio di classe che in passato abbiamo visto solo con le leggi del Pd sul lavoro. Sarà un caso che nel 2021 (ma anche negli anni precedenti) la Regione Lazio guidata dal Pd Nicola Zingaretti, è risultata essere la prima in Italia per contratti precari 20%, con 150.000 contratti della durata di 24 ore.
Sulla legge di bilancio 2023 del Governo Meloni non staremo a ripetere le osservazioni già pubblicate su: www.lariscossa.info del 28.11.22 – https://bit.ly/LeggeBilancio23 .
Ora che è stata definitivamente approvata, possiamo sottolineare con cognizione di causa che questa finanziaria toglie ai poveri per dare ai ricchi. Infatti, mentre i pensionati si vedono sottrarre i propri soldi, la guerra scatenata contro il reddito di cittadinanza porterà risparmi previsti per circa 958 milioni di euro; che il Governo ha prontamente utilizzato per dare sostegno alle società di calcio (incluse le milionarie squadre di serie A). Ma le agevolazioni per i ricchi non finiscono qui. In materia di tassazione dei patrimoni, gli articoli 26 e 27 della legge di bilancio 2023, non solo prorogano il maxi sconto della tassazione dal 26% al 14%, ma estendono la misura anche ad azioni e titoli, includendo anche i guadagni di borsa. La grande finanza sarà contenta. Gli esperti parlano di sgravio fiscale asimmetrico, che va a favore soprattutto di chi è più benestante (oggi in Italia la metà più povera della popolazione detiene soltanto il 2,5% dei patrimoni, mentre il 10% più ricco ha il 56% di essi).
Non poteva mancare una misura in favore delle grandi aziende che hanno depositi all’estero e fatturano 750 milioni di euro all’anno. Pagando un misero 9% sui capitali rimpatriati, sanano tutte le pendenze con il fisco italiano. Tutto questo con una opposizione parlamentare litigiosa ed inconsistente. Urlano, sbraitano, ma poi tutti d’accordo a non disturbare Bruxelles e gli Usa. Se la vera opposizione è inesistente in Parlamento, è ora che le classi subalterne si uniscano nella Lotta, noi ci siamo!
Articolo di: Massimo Bizzoni
1 Comment
Monetizzazione per proseguire gli aiuti imposti verso l’ Ucraina.. favorire la privatizzazione e le p.iva..aiuti agli imprenditori e tagli di fondi per scuole e sanità.. smantellamento del pubblico in favore del privato