Nella giornata di Venerdì 20, dalle 15.00 alle 18.00, si è svolta a Napoli, nella Sala Nugnes, l’incontro pubblico del Partito con militanti, simpatizzanti e semplici curiosi accorsi a vedere l’evento.
100 tra compagni e compagne, soprattutto giovanissimi, due delegazioni, una del sindacato SI Cobas Napoli e un’altra del Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”, hanno ascoltato il Segretario Nazionale Marco Rizzo, venuto a presiedere l’incontro con il suo intervento tramite il quale ha dato inizio ad un’ampio e approfondita discussione sui temi sociali quali il lavoro, la casa, l’istruzione, l’assistenza sanitaria ecc.
L’incontro si è aperto coi saluti e i ringraziamenti di Gennaro Nenna, Responsabile del Pc Salernitano e membro del CC, che ha ricordato come è necessario ricostruire il Partito Comunista in Campania per opporre, ai governi di destra e di sinistra, un fronte capace di mettere al centro gli interessi dei lavoratori e che sappia dare risposte concrete su temi quali l’ambiente, la sanità, i trasporti, la scuola e il lavoro.
Dopo il breve intervento, la parola è passata al compagno Rizzo:
«Siamo in un momento storico dove i tempi di produzione vanno sempre più restringendosi e quindi il lavoro, nel futuro, sarà sempre di meno, e dunque abbiamo di fronte solo due alternative: o questo modello di società, il capitalismo, oppure un altro modello di società, il socialismo: non esistono vie di mezzo, non esiste il capitalismo buono e quello cattivo, esiste il capitalismo basato sulla massimalizzazione dei profitti».
Ha poi continuato:
«Cosa ci dà il capitalismo ? Il capitalismo contrappone il consumo al lavoro, non ci sono più i “diritti dei lavoratori” bensì i “diritti dei consumatori. Questa società blocca tutte le possibili “finestre di mobilità sociale” e schiaccia verso il basso il ceto medio e il proletariato, è una società dove le multinazionali contano più dei governi nazionali.»
A proposito di nazioni e sovranismo:
«C’è il meccanismo del mettere i popoli gli uni contro gli altri, come nel caso di Macron contro il governo italiano, ma se, per esempio, Amazon venisse guidata da un italiano, o da un francese, che sfrutta lavoratori italiani e francesi è chiaro che la lotta non è tra italiani e francesi, ma è tra lavoratori italiani e francesi contro determinati gruppi di oligarchi che sfruttano quei lavoratori. Cosa cambia tra un padrone come Marchionne e un padrone neo-zelandese? Il conflitto vero è quello tra capitale e lavoro, tra chi sfrutta e chi è sfruttato.»
Sul partito e la lotta contro il nuovo governo:
«Siamo pronti al cambio di sistema grazie all’immensa ricchezza prodotta e grazie alla tecnologia, dobbiamo spiegarlo al popolo italiano, spiegare anche che cosa è questo governo, ovvero un governo del grande capitale, un governo dei padroni, un governo del PD che sono servi ed esecutori.
Siamo l’unica forza politica che farà una manifestazione contro questo governo, siamo una forza che sta costruendo la manifestazione parlando anche con altri, perchè non siamo settari».
E infine:
«Dobbiamo costruire il Partito Comunista, serve disciplina e autodisciplina, dobbiamo costruire un coagulo che si liberi delle incostrazioni del passato, il Partito fermo sul marxismo-leninismo, il Partito della classe operaia e dei lavoratori, dipendenti, autonomi, pubblici e privati, dei disoccupati, e il Partito Comunista si pone il cambio della società e la presa del potere da parte dei lavoratori, e per tutto ciò stiamo tutti, Sabato 5 Ottobre, a Roma!»
Dopo l’intervento del Segretario, si sono succeduti diversi interventi: i primi a parlare sono stati Giuseppe D’Alessio ed Edoardo Sorge, rispettivamente coordinatore del Si-Cobas di Napoli e Portavoce del Movimento dei disoccupati napoletani “7 Novembre”, entrambi hanno posto l’accento sull’inevitabilità della caduta tendenziale del saggio di profitto, della riduzione dei margini del riformismo e della necessità di smascherare gli inganni della borghesia, dando ai lavoratori gli strumenti per “non giocare più di rimessa” e passare al contrattacco.
E’ venuta poi la volta di Antonio Cifariello, giovane militante cittadino del PC che ha posto l’attenzione sulla Whirpool e di come questo governo, come quello precedente, non ha a cuore l’interesse generale dei lavoratori e basta vedere com’è timido, se non pavido, di fronte al fatto che potrebbe applicare l’articolo 42 della costituzione ma preferisce altre vie, ovviamente dannose per i lavoratori.
L’intervento di Roberto Vecchione, responsabile del Pc avellinese, ha posto l’accento sulla lotta dei lavoratori ipercoop di Avellino che, 1 anno fa, riuscirono a portare avanti uno scioperi di 120 giorni e dove sventolava la bandiera rossa e quella del Partito.
E’ intervenuto anche Eugenio Lato, consigliere indipendente ad Angri, che ha parlato della sua lotta contro il malaffare delle istituzioni borghesi e di come sia necessario opporre a questo il senso di responsabilità fino in fondo.
Infine l’intervento di Agnese Zoppo, militante del Pc salernitano, ha posto l’attenzione sulla situazione della Piana del Sele, sempre più esposta all’inquinamento di amianto e dei rifiuti.
A proposito dei rifiuti, la compagna ha posto l’attenzione su come ne viene gestito il ciclo e di come il Partito Democratico, con De Luca in testa, voglia risolvere il problema costruendo impianti a biomasse che rischiano di aggravare la situazione ambientale di quella zona che rischia di diventare la nuova “pattumiera della Campania”, di fronte a tutto ciò ha spiegato come il Partito si sia posto al fianco dei comitati che si stanno battendo per la tutela dell’ambiente e di come il 29 Settembre parteciperà alla manifestazione da questi indetta.
Gli interventi e il clima dell’incontro hanno palesato la volontà di lottare per ricostruire un grande e forte Partito Comunista, sul territorio, per e con le masse lavoratrici.
Il cammino è lungo e ricco di insidie, ma l’incontro del 20 lascia intravedere la possibilità di un maggiore radicamento in una delle regioni più importanti d’Italia.
AVANTI COSI’ !
SABATO, 5 OTTOBRE, TUTTI A ROMA !