Mentre la classe dirigente russa fa di tutto per criminalizzare e cancellare la Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre dalla storia della Russia, i comunisti russi in occasione del suo 99° Anniversario si mobilitano organizzando una “Marcia Rossa” il 7 novembre a Mosca e Leningrado per affermarne l’attualità e necessità. Nell’odierna Russia le tradizionali celebrazioni del 7 novembre sono state cancellate a livello istituzionale e sostituite di fatto dai festeggiamenti del 4 novembre per la cosiddetta “Giornata dell’unità nazionale” con l’obiettivo proprio di offuscare la memoria del primo assalto al cielo con la conquista del potere da parte degli operai e contadini guidati dai Bolscevichi, che rappresenta ancora oggi il pericolo maggiore per i capitalisti russi (e di tutto il mondo). Cercano così di cancellare ogni traccia dei veri valori di classe dell’URSS e delle conquiste del socialismo dalla storia della Russia rimuovendone la memoria e avvelenando le coscienze delle nuove generazioni con il richiamo ad una impossibile unità tra sfruttati e sfruttatori in nome della “grandezza della nazione” e contro “i nemici esterni” alimentando nazionalismo e sciovinismo col fine di salvaguardare il dominio sfruttatore dell’oligarchia e lo sviluppo del capitalismo monopolistico russo.
Diverse sono le organizzazioni della sinistra di classe russa e associazioni sindacali dei lavoratori, che daranno vita alla “Marcia Rossa”, tra cui, le più importanti sono il Partito Comunista Operaio Russo (membro della Iniziativa dei Partiti Comunisti e Operai d’Europa), la Lega della Gioventù Comunista Rivoluzionaria – bolscevica (RCYL-b), il Fronte Russo Unito del Lavoro – Rot Front. Nel comunicato congiunto gli organizzatori affermano l’attualità della Rivoluzione d’Ottobre nella necessità della lotta contro il governo borghese russo per il rapido rovesciamento rivoluzionario del sistema sociale, economico e politico del capitalismo, unendola a rivendicazioni di carattere immediato quali incremento dei salari, la nazionalizzazione delle banche e delle industrie di base, istruzione e sanità gratuita.
Di seguito il comunicato del CC del Partito Comunista Operaio Russo per il 99° Anniversario della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre
Avanti, fino alla vittoria dell’Ottobre!
Cari compagni!
Il Comitato Centrale del Partito Comunista Operaio Russo rivolge calorosi auguri a tutti i compagni di lotta in occasione dell’anniversario dell’evento principale nella storia del genere umano, la principale festa dei lavoratori di tutto il mondo – il Giorno della Vittoria della Grande Rivoluzione Socialista d’Ottobre!
99 anni fa, nel mese di ottobre del 1917, i nostri nonni e bisnonni – lavoratori, contadini poveri, soldati e marinai rivoluzionari – hanno compiuto questo storico passo in avanti nel futuro, rovesciando le odiate leggi degli sfruttatori, instaurando il proprio potere Sovietico e superando enormi difficoltà, hanno iniziato la costruzione del nuovo, la società socialista. Le grandi conquiste dell’URSS hanno confermato la correttezza del percorso scelto dai lavoratori, hanno confermato la correttezza della teoria marxista-leninista dell’inevitabilità del rovesciamento della dittatura della borghesia in modo rivoluzionario e l’instaurazione della dittatura del proletariato. E’ stato il governo più democratico del mondo – il potere dei lavoratori stessi per i lavoratori. E’ stata la società più democratica e libera, dove l’uomo del lavoro è stato padrone del suo paese e della sua vita. La dittatura del proletariato è necessaria per la vittoria della lotta di classe contro il capitale, per il successo della costruzione e sviluppo del socialismo come la prima fase del comunismo, al fine di distruggere completamente la divisione in classi della società, per garantire il pieno benessere e libero sviluppo a tutti i membri della società.
L’esperienza sovietica ha dimostrato la necessità dell’avanguardia rivoluzionaria – il partito della classe operaia come forza trainante della costruzione e sviluppo di una nuova società. La tesi leninista che non può esistere un movimento rivoluzionario senza un partito rivoluzionario è stata confermata. E’ tutt’ora completamente valida la teoria leninista del partito. Questo partito era il Partito dei Bolscevichi, il Partito di Lenin. Sotto la sua guida, nell’Unione Sovietica, questioni fondamentali e importanti che non sono mai stati risolti e non possono esser risolti in alcun paese capitalistico, sono state risolte. Lo ha confermato l’esperienza dei partiti fratelli dei paesi socialisti. Vale a dire, è stato risolto il problema della piena occupazione, istruzione e l’assistenza medica gratuita e per tutti, l’uso delle conquiste della scienza e della cultura. L’URSS metteva a disposizione di tutti e quasi gratuitamente alloggio, trasporti, utenze e altre necessità vitali di ognuno. Non solo garantiva veramente la soddisfazione dei bisogni materiali di base e spirituali di tutti i membri della società, ma creava anche le condizioni per il pieno sviluppo e il miglioramento delle persona umana. Anche la sicurezza della vita umana in qualsiasi paese capitalista non era alta come in Unione Sovietica.
L’esperienza sovietica ha anche dimostrato in modo convincente che la base economica della realizzazione, rafforzamento e sviluppo del potere dei Soviet (Consigli) come forma organizzativa della dittatura del proletariato è la proprietà sociale dei mezzi di produzione, la pianificazione della produzione sociale con l’obiettivo di garantire il pieno benessere e libero sviluppo totale di tutti i membri della società.
25 anni fa, tutto è cambiato nel nostro paese dopo il temporaneo ripristino del sistema di sfruttamento. Adesso, nella Russia capitalista il popolo lavoratore è nuovamente oppresso lavorando per padroni e signori che si appropriano del loro lavoro crogiolandosi nel lusso e facendosi chiamare élite nazionale.
Il nostro Partito ha a lungo analizzato le cause di fondo, gli errori e le condizioni che hanno reso possibile l’allontanarsi dai principi fondamentali della costruzione del socialismo, la svolta delle riforme di mercato e, infine, la restaurazione del capitalismo nel nostro paese.
Oggi, la borghesia, cercando di rafforzare il suo dominio, aumenta l’offensiva contro la classe operaia e tutto il popolo impoverito. Le sue armi ideologiche sono la promozione del neoliberismo e le teorie socialdemocratiche di patto sociale e collaborazione di classe, pace sociale, esaurimento del ciclo delle rivoluzioni, il nazionalismo rabbioso e il clericalismo nelle veste di patriottismo e nazionalismo. Integrano e riforniscono l’arsenale della borghesia il revisionismo e l’opportunismo, impiantati e coltivati dagli imperialisti nel movimento comunista mondiale.
Ma è impossibile uccidere il sogno di una vita equa e libera per il popolo. Come rendere realtà questo sogno lo hanno mostrato a tutto il mondo i bolscevichi. Dovrebbe esser chiaro che bisogna combattere per la felicità. E’ ora di smettere di sopportare l’umiliazione dei nuovi padroni e credere alla favole sull’unità nazionale con i ladri parassiti! E’ tempo di lavorare duramente per andare avanti fino alla vittoria di nuovo Ottobre!
Cos’è una rivoluzione nella Russia odierna? Significa il rovesciamento del brutale potere del “vitello d’oro” – il potere dei capitalisti e dei burocrati. Significa un ritorno alla proprietà pubblica di tutta la ricchezza che è stata saccheggiata dalla borghesia. Significa ribadire il ben noto “La guardia è stanca” e mandare al diavolo tutti i signori, consiglieri e senatori, sindaci, prefetti e governatori, che inghiottono spavaldamente tutto quello prodotto dalla gente che lavora. Significa riconquistare il potere nelle mani di coloro che con il loro lavoro e mente creano tutti i benefici materiali e spirituali. Significa creare il potere dei Soviet.
Non ci sono limiti della storia alla rivoluzione. Una rivoluzione era ed è una questione di gioventù e divertimento, perché è il rifiuto del vecchio, obsoleto, del blocco dello sviluppo. Una svolta per una nuova, superiore e avanzata società. Così nel campo della scienza, della tecnologia e della cultura. Così nella vita della società umana.
Nessuno può fermare e far tornare indietro lo sviluppo storico della società. La lotta continuerà come disse Lenin: “Vi sarà o no la rivoluzione? Questo non dipende solo da noi, ma noi faremo ciò che dobbiamo fare e non sarà mai invano.”
La nostra causa è giusta. Il nemico sarà sconfitto. La vittoria sarà nostra!
Celebra questo straordinario giorno per nuovi impegni nella lotta!
Auguri cari compagni!
Abbasso il potere del capitale!
Viva la rivoluzione socialista che libera l’uomo del lavoro!
Avanti, fino alla vittoria dell’Ottobre!
1 Comment
[…] Fonte: La Riscossa […]