È dei giorni scorsi una dichiarazione da parte di Emilio Iacopi, esponente ligure della Lega e capogruppo della stessa nel consiglio comunale di Sarzana, secondo cui essere comunisti sarebbe “una patologia incurabile“.[1]
Alle parole dell’esponente leghista ha risposto duramente il segretario generale del Partito Comunista, Marco Rizzo:
«Questo tizio afferma che essere comunisti sarebbe “una malattia incurabile”. Nel merito penso che internet sia invece la malattia infantile dei codardi. Dietro la tastiera tutti leoni… Unica cosa: portino rispetto ai comunisti.»[2]
A seguire Rizzo ha espresso una valutazione su quanto accaduto ed in generale sulle posizioni anticomuniste della Lega:
«Da anni assistiamo ad uno scientifico attacco nei confronti del comunismo, della sua storia e delle sue conquiste. Oggi un esponente della Lega rivolge accuse di infimo livello ai comunisti. Questo caso non è però da ricondurre ad una semplice dichiarazione delirante da parte di un esponente locale del partito, ma rientra in una strategia più ampia della Lega di attacco al movimento comunista: da una parte infatti ricordiamo il tentativo in alcuni comuni di mettere al bando l’ideologia comunista, a cui il nostro partito si è sempre opposto con veemenza;[3] dall’altra quello di affermare la presunta equivalenza degli “opposti estremismi” (ricordiamo le parole di Matteo Salvini sulle celebrazioni del 25 aprile come derby tra fascisti e comunisti), salvo poi avversare con forza l’antifascismo e allo stesso tempo intrattenere rapporti con organizzazioni di estrema destra, come in occasione dell’esplicito appoggio ricevuto da CasaPound in favore di Mario Borghezio nel 2014 e la collaborazione con Sovranità (lista legata anch’essa a CPI), da cui la Lega ha ricevuto aperto sostegno.»
Proseguendo, Rizzo ha sottolineato inoltre come la campagna di anticomunismo non sia portata avanti solo dalla destra, ma da forze borghesi di qualsiasi colore politico anche al livello internazionale:
«Questa strategia in realtà non è condotta soltanto dalla destra, ma è fortemente incentivata dall’operazione di revisionismo storico promossa dall’Unione Europea: esempi lampanti di questa manovra sono le dichiarazioni dell’ex Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, che sostenne che l’UE fu la responsabile della caduta del nazismo e del comunismo,[4] o la risoluzione del Parlamento Europeo del 2005 che equiparava fascismo e comunismo,[5] e che fu sostenuta anche dall’attuale segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti.»
Rizzo ha infine concluso mettendo in relazione l’anticomunismo dei partiti borghesi con le politiche antipopolari condotte da questi ultimi:
«Contrastare il comunismo serve a tutti questi partiti per spianare la strada ai piani reazionari e alle politiche antipopolari. Per questo lo spauracchio del comunismo affligge ancora chi agisce nell’interesse dei pochi.»
Iacopi, oltre al ruolo di consigliere comunale, ha ricoperto l’incarico di brigadiere nei Carabinieri. Alcuni commenti al post hanno fatto notare come “ci sarebbe da chiedersi se disponga dell’imparzialità necessaria per poter effettuare quel lavoro”.
Nella giornata di oggi è arrivato anche il tentativo di intestarsi la polemica contro Iacopi da parte di Federica Pecunia, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale a La Spezia. Ha affermato la Pecunia:
«Se essere comunisti è una malattia incurabile di fronte alla storia passata e quella presente io spero di non guarire da quella malattia.»[6]
Alla notizia di queste dichiarazioni hanno fatto seguito molti commenti di indignazione.
Note
[1] Dal post di Emilio Iacopi su Facebook.
[2] Dal post di Marco Rizzo su Facebook.
[3] Per approfondire: Vietare il comunismo? La Lega ci prova a Soragna (PR). I comunisti: «Nessuna equiparazione con fascisti, pronti a mobilitarci», La Riscossa, 29 settembre 2017.
[4] Per approfondire: La storia (ri)scritta da Tajani e Farage, La Riscossa, 27 ottobre 2018.
[5] Risoluzione del Parlamento europeo sul sessantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale in Europa, l’8 maggio 1945
[6] Dal post di Federica Pecunia su Facebook.
3 Comments
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Essere di sinistra è una cosa e essere comunisti è un’altra cosa. Ma la storia ha confuso questi due concetti. La sinistra è una malattia che si cura con il comunismo. Non credo che alla gente di sinistra piaccia il comunismo. Comunismo hasta la Victoria siempre perché è meglio morire in piedi che vivere in ginocchio davanti alle sinistre e alle destre