Intervento del KKE (Partito Comunista di Grecia) al comizio contro l’UE

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Intervento del KKE (Partito Comunista di Grecia) al comizio contro l’UE

Sotiris Zarianopoulos, eurodeputato del Partito Comunista di Grecia (KKE) sul palco di p.le Tiburtino, Roma 25 marzo 2017

Cari compagni,

Vogliamo ringraziare i compagni del Partito Comunista per l’invito e vogliamo salutare tutti i compagni che partecipano a questa iniziativa. Questa è una risposta simbolica ma anche sostanziale dal punto di vista degli interessi della classe operaia e della sua avanguardia, i comunisti. Una risposta all΄incontro qui a Roma dei capi degli stati membri dell΄UE, un incontro che non ispira un clima di festeggiamento ma un clima di incertezza e preoccupazione per il futuro dell΄UE.

Il KKE dal collegamento della Grecia con la Comunità Economica Europea nel 1961 e fino a oggi lotta contro a essa, considerando che l΄UE è un unione del capitale, unione fra stati con obbietivo l΄intensificazione dello sfruttamento sociale e del miglioramento degli stati borghesi che partecipano all΄unione. Il nostro partito lottava e lotta costantemente all΄interno del movimento comunista internazionale contro le posizioni di accettazione e la incorporazione all΄UE. Posizioni che esprimevano ed esprimono correnti riformiste come l΄eurocomunismo e l΄oportunismo contemporaneo che oggi si esprime dal Partito della Sinistra Europea e la sua espressione parlamentare nel parlamento europeo che è la GUE. Le loro responsabilità sono enormi per la manipolazione dei lavoratori dalla strategia borghese.

Oggi in Grecia l΄opportunismo che si è trasformato a socialdemocrazia con Syriza si trova in piattaforme comuni con socialdemocratici e verdi come alternativa alla UE neoliberale, dicendo che l΄UE ha perso i suoi valori, la sua strada e che puo essere corretta. Il KKE ha come posizione, e la realtà lo mostra ogni giorno, che l΄UE non ha volto umano, non può migliorare, può solo peggiorare.

La regola dello sviluppo capitalista ineguale fra gli stati di diversi livelli, come l΄ha definito Lenin, crea contraddizioni e concorrenze, crea problemi per quanto riguarda la compattezza dell΄UE, questo  l΄abbiamo considerato anche nelle nostre tesi per il 20′ Congresso del nostro partito che inizia la prossima settimana (già concluso: qui potete leggere l’intervento del Partito Comunista all’assemblea congressuale). Il destino di ogni alleanza capitalista è questo, nessuna alleanza di lupi può essere permanente e costante.

Le difficoltà attuali dell’UE rafforzano le sue scosse. La ripresa è instabile, incerta e ineguale, hanno paura di una nuova crisi capitalista più profonda e di perdere forza rispetto agli USA e la Cina. La UE non si allarga come si aspettavano ma invece si rafforzano le tendenze di uscita, come è accaduto con la Brexit. Le concorrenze interne cambiano i rapporti di forza all’interno dell’UE, la classe borghese tedesca guadagna di più, Italia e Francia stano perdendo perche non guadagnano quanto aspettavano.

L’unica cosa comune che c’è ai 5 diversi scenari della bibbia bianca per il futuro dell’UE è la sua enorme militarizzazione attraverso l’esercito europeo comune, autonomo ma anche coordinato con la NATO; è previsto l’aumento delle spese militari per una UE, presente in tutto il mondo dove ci sono gli interessi dei loro monopoli.

Nella bibbia bianca si scontrano lo scenario dell’ulteriore unificazione con quello dell’UE di due ò più marce, visto che gli stati più forti non possono aspettare o essere ostacolati dai concorrenti o dagli stati più deboli e più lenti. Mentre alcune parti del capitale che sono contrari ad alcuni limiti imposti dall’UE parlano di uscita da UE o di cambio di moneta senza toccare però lo sfruttamento sociale.

In ogni scenario, con qualsiasi partito borghese al potere, sono i popoli che pagheranno nuovi sacrifici. Guardiamo l’esempio dei governi “socialdemocratici” in Italia e in Francia. Hanno preso le stesse misure antipopolari, il job act qui in Italia e la riforma el komrì in francia, nonostante le loro dichiarazioni contro le politiche neo liberali. Quardiamo che succede in Grecia, il governo antipopolare Syriza-Anel sta applicando il terzo memorandum e sta preparando il quarto: tagli di stipendi, pensioni e sostegni, si distrugge il sistema di assicurazione sociale, si sta massacrando il popolo con tasse altissime e allo stesso momento toglie tasse dai monopoli, si privatizzando porti, aeroporti e si sta invitando la NATO, gli Usa e l’UE nella nostra regione per far sì che possano spingersi (più a fondo nda) i loro pericolosi piani

A tal proposito, è stata molto importante l’azione del Fronte della gioventù comunista l’altro ieri (23 marzo nda) durante la visita di Tsipras all’università di Roma La Sapienza. Vi vogliamo informare che la notizia di questa vostra iniziativa è stata molto diffusa in Grecia, si discute molto fra il popolo (in merito alla vostra azione) e [di questo] vi ringraziamo.

Cari compagni,

In ogni senario, l’unico modo che ha a disposizione il capitalista per avere profitto è l’ulteriore abbassamento del prezzo della forza operaia. Questo si capisce se vediamo l’accordo fra liberali, socialdemocratici e opportunisti su alcune riforme che possiamo dire che sono memorandum permanenti, come ciò che accade in italia, in Francia, in Grecia da governi della cosiddetta sinistra o centro sinistra.

La via per dare prospettiva e risultato al crescente malcontento del popolo per l’UE è il rafforzamento della lotta contro l’UE, con obbiettivo lo svincolamento. Però questa lotta non deve essere sotto la bandiera di nessuno capitalista che sta perdendo dall’ UE e fa altre scelte.

Lo svincolamento dall’ UE è un obbiettivo politico, necessario ma non è da solo sufficiente per il processo rivoluzionario. È necessario che la lotta per lo svincolamento venga collegata con la lotta per il rovesciamento del potere della classe borghese e per il potere operaio, per il socialismo.

Il rafforzamento della lotta non deve aspettare la maturazione delle condizioni oggettive per il rovesciamento rivoluzionario. Il rafforzamento della lotta deve preoccuparci ogni giorno, come ogni giorno entreranno nuove forze di classe nella lotta e ovviamente come verranno rafforzati i comunisti, gli unici che possono dare prospettiva a questa lotta.
In questa direzione contribuisce anche l’ Iniziativa Comunista.

Alla fine dei giochi, i comunisti sono quelli che possono garantire che l’uscita dall’ UE non sarà l’entrata in un altro inferno capitalista ma il rovesciamento rivoluzionario per la liberazione dallo sfruttamento sociale.

Viva la classe operaia internazionale!

Viva il Partito Comunista!

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