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PER LA LIBERTÀ DI STAMPA

PER LA LIBERTÀ DI STAMPA
Solidali con “L’AntiDiplomatico”

Il 2022 è iniziato con un atto che in altri tempi si chiamava censura di regime. Il braccio della censura è stata una nota azienda multinazionale (Facebook) nei confronti di una testata giornalistica registrata quale “L’AntiDiplomatico”, che conta 140 mila contatti e un bacino di utenza settimanale molto più ampio.
Va rimarcato il fatto che, pur essendo Facebook una società privata e straniera e pur non essendo depositaria di alcuna concessione governativa, essa sta svolgendo, di fatto, un ruolo di servizio pubblico e quindi, in mancanza di una specifica normativa positiva italiana, deve essere assimilata a quegli organi di informazione che devono garantire il pluralismo.
L’intervento censorio di Facebook costituisce una violazione dell’articolo 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
Tutto ciò avviene in un momento di grande incertezza sociale e politica: la creazione di uno stato di permanente emergenza si accompagna all’ accentuazione di provvedimenti sempre più repressivi nei confronti di quella che un tempo i liberali chiamavano “società civile”, e oggi chiamano degli “irrazionalisti”.
Il governo Draghi si sta dimostrando il governo scelto dalle élite europee per consolidare il controllo dell’ Italia attraverso una forma moderna di regime totalitario reazionario. Non omettiamo il fatto che “L’AntiDiplomatico” è stato censurato per un post di grande successo riguardante la gestione politica della pandemia e il clima di terrore instillato dalle strutture dominanti.
Denunciamo una sistematica disinformazione mediatica e politica sulla gestione della pandemia e rivendichiamo il rispetto del diritto di informazione esercitato in questi anni dal giornale “L’AntiDiplomatico”, una testata sgradita perché libera e indipendente dai grandi colossi monopolistici. Nei fatti è uno dei pochi veri giornali liberi di questo sempre più misero paese.
Invitiamo il popolo a sottoscrivere le seguenti richieste:
1) blocco immediato di tutte le censure sul web, con particolare riguardo per i principali social network (Facebook, Youtube, Instagram, Twitter, ecc.), su cui deve essere garantita la libertà di opinione a prescindere dalle “normative etiche” e i regolamenti aziendali interni;
2) creazione di un organismo di controllo popolare che garantisca il rispetto dell’ articolo 21 della Costituzione;
3) sequestro e nazionalizzazione dei beni e dei servizi dislocati sul territorio nazionale per quelle aziende private, italiane o straniere che siano, di cui si sia mostrata la violazione del primo punto.

PRIME SOTTOSCRIZIONI
Nunzia Augeri, saggista, storica della Resistenza, traduttrice in Italia delle opere di Samir Amin;
Laura Baldelli, docente, già Direttivo Nazionale Federazione Lavoratori della Conoscenza (FLC-CGIL);
Alessandro Belfiore, “No guerra No NATO”;
Maurizio Belligoni, psichiatra, già primario ospedaliero, criminologo;
Annita Benassi, docente, PCI Roma;
Adriana Bernardeschi, direttrice del giornale comunista on line “La Città Futura”;
Liliana Calabrese, editor, Napoli;
Domenico Carofiglio, operaio, CGIL-FIOM Whirlpool Fabriano (Ancona);
Luigi Cavalli, in arte Frank Dobrin, regista cinematografico, ultimo film “Le Voyage”, con Gerard Depardieu;
Salvatore Fedele, chirurgo e già responsabile del Pronto Soccorso D.E.A. di Acqui Terme (Alessandria);
Carlo Formenti, giornalista, saggista, già Ricercatore Università di Lecce;
Rolando Giai-Levra, direttore di “Gramsci Oggi”;
Fosco Giannini, già senatore della Repubblica, direttore di “Cumpanis”;
Alberto Lombardo, docente Università di Palermo;
Vladimiro Merlin, docente, già consigliere comunale Milano;
Alessandro Pascale, docente, storico del movimento operaio;
Fabio Pasquinelli, avvocato, già Direzione Nazionale PCI e capogruppo al Consiglio Comunale di Osimo;
Marco Pondrelli, saggista, direttore di Marx21;
Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista (PC);
Alberto Sgalla, docente di Diritto e scrittore;
Alessandro Testa, dirigente d’industria;
Stefano Verzegnassi, FISAC CGIL Friuli Venezia Giulia;
Enrico Vigna, CVG (Centro Iniziative Verità e Giustizia), portavoce del Forum Belgrado Italia, membro del Consiglio Mondiale per la pace.

PER ADERIRE
perlalibertadistampa@gmail.com

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