Le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti; cioè la classe che è la potenza materiale dominante della società è in pari tempo la sua potenza spirituale dominante. La classe che dispone dei mezzi della produzione materiale dispone con ciò, in pari tempo, dei mezzi della produzione intellettuale, cosicché ad essa in complesso sono assoggettate le idee di coloro ai quali mancano i mezzi della produzione intellettuale. le idee dominanti non sono altro che l’espressione ideale dei rapporti materiali dominanti, sono i rapporti materiali dominanti presi come idee: sono dunque l’espressione dei rapporti che appunto fanno di una classe la classe dominante, e dunque sono le idee del suo dominio… (L’Ideologia Tedesca)
Oggi, 5 maggio, cade l’anniversario della nascita di Karl Marx, il fondatore, insieme a Friedrich Engels, del socialismo scientifico.
Che significa “scientifico”? Che i suoi principi e le sue conclusioni dipendono da considerazioni o valutazioni “astratte” dalla realtà concreta e non da pregiudizi, assunzioni irreali o altre “ubbie” metafisiche, come le definì Engels.
Già nel 1845/46 Marx ed Engels erano in grado di delineare i principi fondamentali in un’opera, L’Ideologia Tedesca, che poi non venne più pubblicata – «Lasciata alla rodente critica dei topi» – perché in quel momento era necessario per loro «fare chiarezza» a loro stessi. Sebbene ancora le scoperte fondamentali in campo economico – quali il plusvalore, la caduta tendenziale del saggio di profitto, il ruolo della rendita – non fossero ancora acquisite, essi già furono in grado di ribaltare la visione idealistica di derivazione hegeliana e di dare inizio alla visione materialistica.
Pochi anni dopo, nel Manifesto del Partito Comunista del febbraio 1848, la visione materialistica della storia si delinea in tutta la sua precisione: «La storia di ogni società sinora esistita è storia di lotta di classi.» Questa frase costituisce la pietra miliare, l’inizio di una rivoluzione del pensiero umano.
Come si manifesta oggi l’ideologia dominante? Quali sono i suoi strumenti per riaffermare il dominio delle classi dominanti e in particolare tra quelle che hanno il massimo di potere economico e quindi politico?
La sofisticatezza di tali strumenti oggi ha raggiunto livelli davvero elevati. Parole, pensieri, atteggiamenti che possono sembrare neutri o addirittura positivi per le classi subalterne, vengono rovesciate nel proprio contrario e asserviti ai fini dell’inasprimento del dominio ideologico e culturale del più alto strato monopolistico della borghesia. Infatti questa e solo questa ha il potere di disporre di un apparato mediatico e “culturale” così vasto e consistente da potere effettuare questa operazione.
Ai comunisti tocca il compito di rintuzzare colpo su colpo questa valanga di menzogne miste a mezze verità, di velenosità incartate dentro buoni sentimenti.
Ci si consenta un esempio tratto dal quotidiano.
Rainews24, giorno 5 maggio, ore 7.30. Un bel servizio da Milano in cui si vedono allegri genitori che accompagnano a piedi i figlioletti – sembrano in età di scuola primaria – a scuola. Altre immagini di un’allegra brigata di genitori e figli, forse un po’ più grandicelli, in bici.
I bambini sono divertiti. I genitori hanno l’aria di chi sta facendo qualcosa di davvero importante. I discorsi sono seri: si abbatte l’inquinamento, non si prendono le auto, si “socializza”. Tutte cose importanti e positive. Se non fosse che …
Se non fosse che il tarlo che la critica marxista lavora dentro i comunisti non tace mai.
Questa bella brigata milanese scorre sui nostri schermi subito dopo le notizie dall’Ucraina e soprattutto dopo le notizie che riguardano la possibilità di interrompere i flussi energetici dalla Russia.
Posso essere legate le due cose? Ma no! È quel vecchio tarlo che ci rode dentro che ci fa vedere il male dove non c’è. Eppure…
Eppure qualche domanda è doverosa porsela.
Come mai questi volenterosi genitori si mettono in movimento proprio ora che si comincia a parlare di razionamento del petrolio. Non è che ci vogliono far piacere in anticipo il disastro che sta per addensarsi sul nostro capo?
A dire il vero ci sarebbe da controbattere alcune cose.
È normale portare a spasso i ragazzini nel posto e nell’ora più inquinati d’Italia?
È pensabile che questa iniziativa sia in grado di far calare significativamente l’inquinamento atmosferico causato dal traffico? Consideriamo che, anche creando quelle “isole car free” (scusate l’inglese) invocate dai volenterosi genitori, l’inquinamento ha la spiacevole tendenza a non rispettare queste “isole” ma di invaderle senza ritegno.
Non si pensa al fatto che il lavoratore genitore milanese non ha il tempo alle 7.30 di farsi una bella scampagnata per la città di un’oretta, ma deve scodellare il figlio il più presto possibile perché deve andare dall’altra parte della città, in quanto ha il brutto vizio di lavorare?
Non sarebbe molto meglio organizzare i cari vecchi scuola bus, più veloci e soprattutto più “democratici” ed “ecologici”? Eppure ogni Comune dovrebbe avere il city manager (ancora ‘sti inglese), che dovrebbe proprio organizzare tutto questo. Chi l’ha visto?
Macché! si lancia una nuova moda piegata all’obiettivo ideologico imposto dalla classe dominante.
Non c’è la benzina? si facciano una passeggiata, che gli fa pure bene alla salute!
Com’era quella storia del pane e delle brioche? Non le è finita bene alla protagonista!