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L’OPERAZIONE BAGRATION

“Cosa sarebbe successo se lo sbarco [in Normandia] fosse fallito?”

Risponde il Prof. Alessandro Barbero:

«Io credo che la risposta sicura sia una sola: sarebbe andata a finire quasi nello stesso modo.

Ci sarebbe voluto un po’ più di tempo. Ma tenete conto di quello che sto per raccontarvi.

Due settimane dopo lo sbarco in Normandia, quando le forze angloamericane sono sì sbarcate, ma sono ancora impantanate nei combattimenti oltre le spiagge. Non hanno ancora preso nessuna città, nessun porto importante. In quello stesso momento, 22 giugno 1944, sul fronte orientale scatta la più grande offensiva sovietica di tutta la guerra. L’operazione Bagration. Passano dalla Bielorussia alle porte di Varsavia. E tutto questo sarebbe stato fatto nello stesso identico modo anche se due settimane prima lo sbarco in Normandia fosse fallito, perché i tedeschi non avrebbero avuto assolutamente il tempo di trasferire truppe dal fronte orientale.

I sovietici sarebbero arrivati a Berlino lo stesso.»

https://www.youtube.com/watch?v=xjvlmTLUqx8 da 30:37


L’Armata Rossa aveva acquisito una schiacciante superiorità sulle forze nemiche; in totale il 22 giugno erano disponibili quattordici armate di fanteria, un’armata corazzata, quattro armate aeree, 118 divisioni di fucilieri, sei corpi corazzati, due corpi meccanizzati, quattro corpi di cavalleria meccanizzata, 24.000 cannoni e mortai, 4.000 carri e cannoni semoventi cingolati, 5.300 aerei. L’aviazione disponeva di 2.320 caccia, 1.744 aerei da attacco al suolo, 655 bombardieri medi, 1.000 bombardieri pesanti, 431 bombardieri leggeri e 179 ricognitori.

Il 22 giugno 1944, giorno di inizio dell’operazione Bagration, il gruppo d’armate tedesco Centro difendeva l’enorme saliente bielorusso con quattro armate, con 553 mezzi corazzati e 831 aerei, oltre 450 cannoni d’assalto StuG III. Si trattava solo di una piccola minoranza, rispetto al totale di 4.700 carri armati o semoventi disponibili sul tutto il fronte orientale (nello stesso momento all’ovest erano schierati 2.300 mezzi corazzati, ma con un numero più elevato di Panther). Inoltre, molti generali tedeschi (e in parte lo stesso Hitler) ritenevano improbabile un’offensiva generale sovietica prima di un eventuale successo decisivo degli Alleati sul fronte di Normandia (dove le forze angloamericane erano sbarcate il 6 giugno).

Nel gruppo d’armate Centro venne quindi pianificata e in parte organizzata la costituzione di quattro piazzeforti principali. Nella realtà, questa decisione del Führer, passivamente accettata dal comandante del gruppo d’armate Centro si dimostrò un grave errore: le potenti e numerose forze corazzate dell’Armata Rossa aggirarono e circondarono rapidamente queste pretese piazzeforti, senza esserne rallentate nella loro marcia in avanti; mentre la fanteria sovietica distrusse metodicamente le cospicue truppe accerchiate, causando terribili perdite ai tedeschi e aprendo ampi varchi nelle deboli difese della Wehrmacht, privata nella circostanza di libertà operativa e ancorata a un’inefficace difesa lineare, anche per la mancanza iniziale di consistenti riserve mobili corazzate.

L’operazione Bagration ebbe inizio il 22 giugno 1944, con alcuni giorni di ritardo rispetto alla pianificazione originale a causa di difficoltà logistiche nei trasporti ferroviari, estendendosi progressivamente nei giorni successivi verso sud, trasformandosi in tre giorni in un’offensiva globale che si sarebbe conclusa dopo tre settimane con una vittoria completa dell’Armata Rossa in quelle stesse regioni bielorusse dove i sovietici avevano subito la prima tragica disfatta all’inizio dell’invasione tedesca.

Tre giorni prima, le notevoli formazioni partigiane presenti in Bielorussia (composte da oltre 140.000 uomini, e che negli anni precedenti erano state molto attive), sfruttando le caratteristiche del territorio fittamente boscoso e in parte paludoso, avevano sferrato un attacco generale alle retrovie del gruppo d’armate Centro. Dal 19 giugno, le formazioni partigiane attaccarono le strutture logistiche, i depositi, e soprattutto le vie di comunicazione nemiche, interrompendo i collegamenti ferroviari e stradali tedeschi; vennero effettuate oltre 40.000 demolizioni e la “resolvaja voina” (la “guerra dei binari”) ebbe pieno successo. Si trattò, nel complesso, dell’offensiva partigiana più riuscita di tutta la guerra e dell’unica occasione in cui queste forze influirono in modo veramente rilevante sulle operazioni belliche dando un importante contributo alla vittoria dell’Armata Rossa, intralciando le manovre delle forze nemiche schierate in Bielorussia.

Il 25 luglio un trionfale comunicato sovietico annunciava che i tedeschi avevano perso durante l’operazione Bagration e le altre offensive di Leopoli-Sandomierz e Lublino-Brest, 535.000 uomini di cui 380.000 morti e 155.000 prigionieri e oltre 2.500 carri armati.

Dopo un’avanzata di 400 chilometri tra Vicebsk e Kaunas, di 500 chilometri tra Babrujsk e Varsavia e di 310 km tra Luc’k e Sandomierz, l’offensiva dell’Armata Rossa era ormai arrivata al punto di esaurimento strategico. Le truppe sovietiche erano logorate e stanche dopo la lunga e rapida avanzata, le perdite di uomini e mezzi erano state pesanti e le difficoltà logistiche divenivano quasi insormontabili.

Le forze corazzate dell’ala sinistra del generale Rokossovskij, al termine della loro offensiva Lublino-Brest, vennero quindi violentemente contrattaccate (a partire dal 30 luglio) da nuove unità meccanizzate tedesche fatte affluire dal feldmaresciallo Model per impedire l’irruzione nemica oltre la Vistola in direzione di Varsavia. Durante le aspre battaglie di carri di Radzymin e Wołomin i sovietici della 2ª Armata corazzata subirono forti perdite e vennero respinti dal quartiere orientale della capitale polacca. Il 10 agosto le truppe tedesche erano ormai riuscite a stabilizzate la situazione alla periferia di Varsavia e a far ripiegare i resti del gruppo d’armate Centro, mentre i sovietici del 1º Fronte bielorusso, indeboliti dall’incessante avanzata e dalle dure perdite subite, passarono alla difensiva per consolidare le posizioni raggiunte.

In quegli stessi giorni scoppiò l’insurrezione di Varsavia (1º agosto), ma le truppe sovietiche non intervennero in aiuto dei polacchi (benché si trovassero a 30-50 chilometri da Varsavia) in parte anche per impossibilità tattico-operativa, avendo appena subito un’inattesa sconfitta contro le riserve corazzate tedesche del feldmaresciallo Model.

In quello stesso lasso di tempo l’avanzata dell’Armata Rossa si arrestò anche lungo le altre direttrici: le forze del maresciallo Konev consolidarono e difesero le loro preziose teste di ponte sulla Vistola in vista di future operazioni offensive; le formazioni dei fronti bielorussi, più a nord, giunti alla periferia della Prussia orientale, vennero arrestate dalle fortificazioni presenti in questo territorio e da nuovi contrattacchi delle riserve tedesche. I fronti baltici non riuscirono a chiudere solidamente la via di Riga e dovettero combattere ancora per mesi aspre battaglie per cercare di isolare completamente il gruppo d’armate Nord in una sacca nei Paesi baltici.

L’operazione Bagration propriamente detta, in pratica terminò con la distruzione delle tre armate del gruppo d’armate Centro alla metà di luglio e si concluse con una completa vittoria dell’Armata Rossa e con una disastrosa sconfitta per le forze della Wehrmacht sul fronte orientale; le stesse fonti tedesche, per sottolineare la gravità della disfatta, parlano di una “Canne” per l’esercito tedesco ed enfatizzano le dimensioni della catastrofe a paragone di altri gravi insuccessi subiti durante la seconda guerra mondiale.

Per l’Armata Rossa fu una vittoria superiore alle attese iniziali e che in parte sorprese per la sua rapidità e per le sue dimensioni gli stessi comandi sovietici, che peraltro sfruttarono rapidamente il successo lanciando in avanti le loro colonne corazzate nel vuoto apertosi nelle linee nemiche.

Tuttavia le perdite subite (916.000 morti, feriti e prigionieri durante tutta la campagna estiva all’est) fiaccarono definitivamente le forze tedesche, mentre le enormi perdite di territorio ebbero un’importanza decisiva per l’esito della guerra sul fronte orientale, e permisero a Stalin e ai dirigenti politico-militari sovietici di portare le loro forze (pur a loro volta duramente colpite dalle gravi perdite subite, oltre 770.000 uomini, tra morti, feriti e dispersi, fino al 29 agosto, nei fronti centro-settentrionali, e più di 280.000 uomini nei fronti centro-meridionali) in Europa orientale, e quindi in grado di sferrare l’attacco finale al Terzo Reich.

Per confronto le truppe tedesche impiegate contro il tanto decantato Sbarco in Normandia erano tre divisioni, delle quali solo una (la 352ª) era di alta qualità. Le altre due divisioni (la 709ª e la 716ª) comprendevano soldati tedeschi che non erano considerati adatti (per anzianità o per motivi medici) al servizio attivo sul fronte orientale e mercenari di altre nazionalità (principalmente soldati russi, che avevano preferito l’arruolamento nell’esercito tedesco alla prigionia nei campi di concentramento, oppure volontari delle minoranze dell’Unione Sovietica) e varie unità minori.

Le operazioni aviotrasportate degli Alleati ai fianchi della zona di sbarco finirono però per impegnare nei combattimenti del D-Day anche altre due unità tedesche. A sud di Caen, a diretta disposizione del Gruppo di Armate B e in grado di intervenire in giornata nell’area degli sbarchi, c’era la 21a Panzer-Division a guardia di Caen, che poteva contare su 146 carri armati Panzer IV e 51 cannoni d’assalto, la 243a Infanterie-Division.

La forza corazzata della riserva strategica dell’OB West più vicina alla zona degli sbarchi era, invece, la: 12a SS-Panzer-Division “Hitlerjugend”, che stazionava nella zona di Évreux, a circa 130 chilometri a ovest di Caen, e disponeva il 6 giugno di circa 170 carri armati (compresi una quarantina di Panzer V Panther). Tra Le Mans e Chartres, a circa 160-170 chilometri da Caen, stazionava invece la Panzer-Lehr-Division: aveva a disposizione circa 260 carri armati, tra cui un centinaio di Panther).

Il numero delle perdite totali per gli Alleati il 6 giugno fu complessivamente di circa 10.300 uomini, di cui 2.500 morti. Il numero totale delle perdite tedesche non è conosciuto, ma si stima sia stato tra i 4.000 e i 9.000 uomini. Nel complesso della battaglia di Normandia, culminata con la liberazione di Parigi il 22 agosto, costò alla Wehrmacht quaranta divisioni più 60.000 uomini intrappolati nella sacca di Falaise.

(credit: Wikipedia)


Dal punto di vista strategico il cedimento del fronte orientale avvicinava i sovietici a Berlino, più di quanto avvicinasse gli angloamericani, nonostante la liberazione di Parigi dal punto di vista emotivo avesse un impatto enorme, mentre ancora si attendeva la liberazione di Varsavia.

In merito a quest’ultima vicenda, l’insurrezione di quella città il 1° agosto, diretta dalla resistenza anticomunista, fu del tutto prematura, non coordinata ma anzi in opposizione all’avanzata sovietica. Essa portò alla completa distruzione della città di Varsavia ad opera dei nazisti. Le recriminazioni degli irresponsabili dirigenti polacchi, che agognavano la liberazione indipendentemente dall’intervento sovietico, sono completamente prive di fondamento. In 40 giorni l’Armata Rossa era avanzata su tre fronti di oltre 560 chilometri e ora si trovava a corto di rifornimenti e sotto il contrattacco tedesco.

Concludiamo dicendo che dal confronto delle perdite tedesche sul fronte orientale in seguito all’operazione Bagration e l’operazione Overlord esse sono state dell’ordine di dieci volte maggiori. Fu maggiore il sostegno che il fronte orientale diede alle operazioni sul fronte occidentale che viceversa. Per chiudere la gigantesca breccia causata dall’offensiva sovietica, il comando militare tedesco fu costretto a inviare riserve da altre parti, il che diede al comando sovietico l’opportunità di lanciare un’offensiva anche in Ucraina e nei Paesi baltici. I tedeschi dovettero spostare in Bielorussia anche le loro divisioni impegnate sul fronte occidentale, dando agli alleati più spazio di manovra.

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