“Il materialismo dialettico è la concezione del mondo del partito marxista-leninista”

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“Il materialismo dialettico è la concezione del mondo del partito marxista-leninista”

Seconda giornata della Settimana Engels.

Proseguiamo con l’indirizzo Ai Militanti di Alberto Lombardo, responsabile della formazione del Partito Comunsita e direttore de La Riscossa.info

per il testo ENGELS 200 anni – LENIN 150 anni (Appunti per lo studio del materialismo dialettico)

 

Manifesto sovietico che celebra la chiusura anticipata del Primo Piano Quinquennale nei soli due bienni 1929-30 e 1931-32.

Il manifesto recita:

L’aritmetica del contropiano produttivo e finanziario

(Арифметика встерчного промфинплана)

 

2 + 2 + Più l’entusiasmo dei lavoratori = 5

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Engels, Lenin, Stalin ci hanno lasciato vari testi di carattere filosofico.

Discorso a parte merita l’impegno di Marx nel campo filosofico. Entrare in questo terreno significa evocare un dibattito ormai secolare, che coinvolge l’analisi dei testi giovanili di Marx, il suo rapporto con Engels e i progetti che egli non riuscì a portare avanti.

Basti qui affermare almeno alcuni punti fissi.

Primo. Marx ed Engels si formarono nell’ambiente culturale della sinistra hegeliana[1]. Non possiamo sapere cosa avrebbero maturato se non fosse stato così. Tuttavia abbiamo due valutazioni che rappresentano per i comunisti due pietre miliari: Lenin e Gramsci. Lenin, seguendo quanto dice lo stesso Engels, ci dice che il marxismo è l’erede, oltre che del socialismo francese e dell’economia politica inglese, della filosofia classica tedesca; Gramsci che

«il marxismo … non solo supera le filosofie precedenti, ma è originale specialmente in quanto apre una strada completamente nuova, cioè rinnova da cima a fondo il modo di concepire la filosofia».

Secondo. Tutta l’opera filosofica di Engels è stata seguita, approvata o addirittura elaborata insieme a Marx. Quindi ogni tentativo di mettere in contrapposizione il pensiero di Engels e di Marx è da respingere.

Terzo. Non vi sono elaborazioni filosofiche “sistematiche” né di Marx, né di Engels, né di Lenin. Ma soprattutto non ci potrebbero essere perché il materialismo dialettico non è un sistema, ma una visione del mondo.

«Un sistema che abbracci completamente e concluda una volta per sempre la conoscenza della natura e della storia è in contraddizione con le leggi fondamentali del pensiero dialettico; la qual cosa però non esclude affatto, ma al contrario implica, che la conoscenza sistematica di tutto il mondo … possa compiere di generazione in generazione dei passi da gigante» (Engels, La Dialettica della natura).

Infatti, le cosiddette opere filosofiche di Engels e Lenin sono opere polemiche dirette contro “filosofi” (Dühring, Mach) che nel loro periodo tanto danno arrecavano alla lotta del proletariato.

Quarto. Lo scopo – forse quello più importante – di Engels è stato di dare fondamento al materialismo storico oltre il campo dei fenomeni umani, radicando la dialettica materialista nella dialettica della natura.

«… per me non poteva trattarsi di costruire le leggi dialettiche introducendole nella natura, ma di rintracciarle in essa e di svilupparle da essa. Ma far questo in modo conseguente ed in ogni singolo campo è un lavoro gigantesco» (Antidühring, Prefazione alla seconda edizione, 1885).

Questo è il programma che ci hanno lasciato i nostri Maestri e che noi dobbiamo sviluppare.

Quinto. Come dice Stalin in Materialismo dialettico e materialismo storico:

“Il materialismo dialettico è la concezione del mondo del partito marxista-leninista.”

Il materialismo dialettico non è solo metodo (gnoseologia) separato dall’oggetto (la natura, la società), è una visione del mondo. Non è una visione del mondo “al di sopra delle parti”, ma è la visione del partito marxista-leninista, ossia del distaccamento più avanzato della classe operaia, è uno strumento di lotta di classe, con lo scopo di dare al proletariato i mezzi per conoscere, impadronirsi della realtà e cambiarla, per la rivoluzione proletaria e l’istaurazione del socialismo.

 

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[1] La Differenza tra le filosofie della natura di Democrito e di Epicuro è la tesi di laurea in filosofia di Karl Marx, conseguita il 15 aprile 1841 a Jena. Vediamo da quanto lontano partono questi problemi nel pensiero del Maestro di Treviri.

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