Un nuovo test nucleare è stato effettuato nella Repubblica Democratica di Corea. Fonti internazionali riportano un sisma superficiale del 5.3 grado della scala Richter che avrebbe come epicentro una dei centri di sviluppo della tecnologia atomica. L’occasione dell’esplosione il 68° anniversario della fondazione della RDPK.
La televisione nordcoreana ha diramato un comunicato in cui ha salutato l’evento assicurando che non ci è alcun rischio di fuga di materiale radioattivo nell’ambiente circostante. Si tratta dell’ultimo di una serie di test nucleari, che stanno portando all’avanzamento della tecnologia a disposizione della RDPK. Un’evoluzione della strategia di difesa del paese socialista che punta a ottenere dalla funzione dissuasiva della bomba nucleare la possibilità di diminuire le spese fisse per la gestione dell’esercito. La RDPK e i suoi massimi vertici hanno più volte ribadito che lo sviluppo della tecnologia nucleare non ha funzione offensiva, ma è a solo scopo di deterrenza. L’esperimento è una reazione anche all’istallazione di nuovi armamenti da parte americana nel sud della penisola coreana avvenuto da poche settimane.
Non si sono fatte attendere le dichiarazioni di condanna. Obama ha detto di essere intenzionato a rafforzare le sanzioni contro la Corea del Nord dopo il nuovo lancio di missili, e che gli USA non tollereranno che la Corea diventi una potenza nucleare. La presidente sudcoreana Park ha detto che i test nucleari e missilistici del Nord sono una minaccia alla sicurezza della penisola coreana. Dura condanna anche dalla Russia che con il ministro degli esteri Lavrov ha dichiarato in una nota: «Invieremo un forte segnale alla Corea del Nord sulla necessità di rispettare le risoluzioni dell’Onu». Condanna anche se con toni più sfumati da parte della Cina. Condanne sono giunte anche dalla Mogherini e dal ministero degli esteri italiano, con una nota di Gentiloni che ha definito la Corea « una minaccia per l’Asia e la pace mondiale».
Dal canto suo il Partito Comunista ha ribadito la consueta posizione in merito alla vicenda coreana, nel solco delle rivendicazioni pacifiste del movimento comunista internazionale. Il PC appoggerà ogni iniziativa che miri alla denuclearizzazione a condizione di piena reciprocità con tutti gli stati che oggi detengono l’arma atomica. In assenza di tale condizione, ogni accusa nei confronti della RDPK si converte in un’accusa ipocrita e in uno strumento di pressione e ricatto internazionale.
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Concordo, compagni. Viva la Corea popolare e il Maresciallo Kim Jong Un!