Nel pomeriggio di ieri (13 settembre) si è tenuta a Perugia, presso il Palazzo della Provincia, una conferenza stampa con la quale è stata ufficializzata la partecipazione del Partito Comunista alle elezioni regionali in Umbria, che si terranno il prossimo 27 ottobre, nonché i candidati del partito. Quelle in Umbria saranno le prime elezioni regionali a cui partecipa il PC dalla sua fondazione.
L’evento si è aperto con l’intervento di Yuri Di Benedetto, segretario regionale del PC:
«Questa candidatura capita in un contesto come quello umbro, che ha palesato in maniera chiara tutte le contraddizioni e i volti del sistema di potere regionale. Questo, collegato all’evoluzione della politica nazionale, ci porta ad affermare, come già da tempo facciamo, il carattere di totale continuità delle forze politiche che hanno occupato e occupano i posti di governo: una politica basata totalmente sulla difesa degli stessi identici interessi economici a discapito delle classi popolari, indipendentemente dal colore con cui si presenta.»
Ha poi proseguito Di Benedetto:
«Per noi comunisti è imprescindibile non un cambio, ma una rivoluzione del sistema. La nostra lista va esattamente in questa direzione. Abbiamo deciso di non candidare persone che rappresentino blocchi sociali, ma di dare protagonismo diretto ai lavoratori, ai giovani studenti, ai precari, ai disoccupati, che sono la vera essenza del paese. Una candidatura che non è solamente “contro” qualcosa, ma è soprattutto per una reale ed autentica alternativa.»
Di Benedetto ha in seguito concluso il proprio intervento annunciando la candidatura alla carica di presidente di Rossano Rubicondi, sindacalista recentemente uscito dalla CGIL in quanto «lontana dagli interessi reali dei lavoratori», nonché campione di arti marziali (karate). Inoltre, ha dato lettura dei nomi dei candidati consiglieri[1].
Ha preso poi la parola Marco Rizzo, segretario generale del PC, esponendo in apertura la valutazione che i comunisti danno del momento elettorale, considerato come un mezzo per la costruzione del partito, e partendo da alcune valutazioni sul governo recentemente costituitosi:
«La questione del governo M5S-PD-LeU irrompe pesantemente nella vicenda umbra. Le elezioni regionali saranno il primo elemento di verifica elettorale. Vi saranno sopra gli occhi di tutto il paese, e noi del PC non potevamo quindi non essere presenti.»
Ha dunque esposto la composizione della lista del PC:
«Il Partito Comunista non ha avuto problemi a formare la lista dei candidati, in quanto la nostra non è una lista composta da correnti politiche o di potere: la nostra è una lista di lavoratori, di giovani, di disoccupati che intendono rendersi protagonisti nella società assumendo in prima persona la battaglia politica.»
Rizzo ha quindi introdotto il candidato presidente, spiegando la vicenda del suo abbandono del funzionariato sindacale per tornare a lavorare in fabbrica alla luce della contrarietà alle politiche della CGIL e come la sua candidatura sia quindi una scelta significativa da parte del PC per dare protagonismo al mondo del lavoro, tema centrale della campagna politica dei comunisti.
È quindi intervenuto Rossano Rubicondi:
«Correremo da soli in quanto non siamo stati ammaliati dalle sirene del civismo che imperversa in Umbria. Il nostro programma non può che partire da un piano del lavoro per l’Umbria, finalizzato ad esempio alla salvaguardia del territorio e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale. È necessario poi rivedere il sistema degli appalti e delle cooperative.»
Rubicondi ha in seguito fatto riferimento alla gestione in Umbria a seguito del terremoto del Centro Italia del 2016:
«A 3 anni di distanza dal sisma, la regione Umbria non è stata in grado neanche di portare a compimento la semplice rimozione delle macerie. Le responsabilità sono anche dei 3 governi che si sono succeduti, che sono stati incapaci di sostenere i territori colpiti dal terremoto. Questo è dovuto alla mancata messa in discussione dei vincoli di bilancio europei. I terremotati sono stati svenduti in favore di altri provvedimenti condotti dai governi. La ricostruzione, che ancora non è stata avviata, avrebbe portato lavoro, ma si è scelto di agire diversamente.»
Ha quindi affrontato la tematica della sanità:
«La goccia che ha fatto traboccare il vaso nei miei rapporti con la CGIL è stata la questione dei concorsi truccati, sulla quale il sindacato è stato zitto. La qualità della sanità ne è stata certamente colpita.»
Rubicondi ha concluso invitando i lavoratori e i cittadini umbri a votare per il Partito Comunista:
«In queste elezioni il PD è il male, ma la Lega è anche peggio. Tuttavia noi non ci uniremo mai al PD per non far vincere la Lega. Noi del PC siamo l’unica vera alternativa a questi partiti. Lo sport che pratico mi ha insegnato che la battaglia si fa fino alla fine e la si fa tentando di dare il massimo. Invito quindi a votare Partito Comunista perché sono fiducioso che sapremo fare ottime cose e sapremo ottenere un buon risultato.»
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[1] Yuri Di Benedetto, Francesca Antonini, Matteo Polito, Filippo Capponi Brunetti, Riccardo Martelli, Ylenia Giorgi, Flavia Ciarletti, Maria Chiara Verducci, Anna Zenoni, Alessio Radicchi, Nicola Billai, Emma Lupparelli, Flavio Morosini, Sabrina Carella, Matteo Piccolo, Dennis Martelli, Riccardo Brillo, Asia Palacios, Saverio Paiella e Guido Giacomini