I popoli vogliono la pace

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I popoli vogliono la pace

Spese militari? No grazie! 

L’ultima legge di bilancio delle Stato Italiano, votata il 30 dicembre 2020, ha aumentato le spese militari portandole oltre i 27 miliardi di euro. Con  7 miliardi di euro per acquisto di nuove armi, sistemi di puntamento, bombe, ecc… Legge votata senza patemi da forze politiche che siedono a sinistra dell’emiciclo, e tante volte hanno chiesto di esporre la bandiera della pace…

Nel frattempo il 10% dei cittadini vive in povertà ed è costretta a rivolgersi alle mense dei poveri per sopravvivere. Che paese è diventato l’Italia? 

Nei paesi aderenti alla NATO la pandemia non ha minimamente fermato la corsa al riarmo. Secondo l’International institute for strategic studies, il 2021 rappresenterà il 7° anno consecutivo di aumento della spesa militare da parte dei paesi europei, che l’hanno accresciuta di 190 miliardi di dollari dal 2014. Ovviamente, primi in classifica nella spesa militare sono gli Stati Uniti con oltre 730 miliardi di dollari annui. Mentre la Cina, che quest’anno diverrà la prima potenza economica mondiale, spende in sistemi di difesa  260 miliardi di dollari. 

Nella loro presunzione di gendarmi del mondo, (autorizzati a qualunque azione contro qualsiasi Paese) gli Stati Uniti sono costantemente alla ricerca di nuove risorse economiche in grado di consentirgli di riprendere e mantenere il primato nell’economia mondiale. Più la Cina rafforzerà la propria economia, più aumenterà l’aggressività USA. 

La NATO è lo strumento utilizzato per costringere i paesi alleati (inclusa l’Italia) a sostenere parte delle spese militari, funzionali al progetto di egemonia militare degli USA. Infatti il governo Conte (come gli altri prima) ha prontamente risposto positivamente alla richiesta di aumento dei fondi  ( 7 miliardi ) da parte del nostro Paese, avanzata dal segretario generale della NATO,  Jens Stoltenberg . 

Inoltre, in Italia ci sono basi militari (Nato, o direttamente americane) totalmente fuori dal controllo dei governi italiani (ma i sovranisti “di cartone” del nostro paese,  non dicono nulla su questo). Basi militari che “ospitano” bombe nucleari. E, come reso noto dall’Istituto di ricerche Internazionali IRIAD, dopo la pubblicazione da parte del “Bulletin of the Atomic Scientists” di una ricerca sulle “armi nucleari statunitensi”, l’Italia si conferma il partner NATO con più bombe nucleari. 

All’incontro NATO tenutosi il 17 e 18 febbraio 2021, il Ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini (Pd) ha confermato l’impegno di Roma ad aumentare la spesa militare fino a 36 miliardi di euro annui… 

Miliardi di euro che potrebbero sicuramente essere spesi meglio: per rafforzare la sanità, i trasporti, la scuola, i servizi sociali ecc… Assumendo il personale necessario, investendo in infrastrutture necessarie per migliorare la vita ai cittadini e creare lavoro utile. 

Considerando che oggi la principale minaccia alla PACE mondiale è rappresentata proprio dagli USA e dalla NATO, cosa ci difende meglio? Un bombardiere o un Ospedale? Una portaerei o una Scuola? Ogni euro speso in armi, è sottratto al benessere della collettività.  

Ridurre le spese militari e uscire dalla Nato sono passi necessari per rafforzare la PACE, rilanciando il lavoro e gli investimenti in beni e servizi pubblici migliori. 

Per battere l’imperialismo, è ora che la colomba della PACE torni a volare.  

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«nell’aprile 1949 a Parigi nasce ufficialmente il Movimento dei Partigiani della Pace. La denominazione discende dall’esperienza della resistenza europea e asiatica e raccoglieva il messaggio della politica antimperialista e della cultura antifascista. La lotta sarà indirizzata all’interdizione dell’arma atomica e all’incontro delle cinque grandi potenze per un patto di pace con la consapevolezza di poter evitare una nuova disastrosa guerra. Le parole d’ordine sono: LA DIFESA DELLA PACE È IL COMPITO DI TUTTI I POPOLI E L’UNITÀ PER LA DIFESA DELLA PACE È IL PIU’ SACRO DEI DOVERI.
La partecipazione al primo Congresso mondiale per la pace è straordinaria e si intreccia con le manifestazioni contrarie al Patto Atlantico. Giungono a Parigi 2287 delegati di 72 paesi, ma molti sono gli assenti: gli USA impediscono la partenza ai delegati nipponici, mentre la Francia nega i visti di ingresso a Cina, Mongolia, Corea, Unione Sovietica (tra i cui delegati è presente il grande compositore D. Šostakovič), Bulgaria, Polonia, Ungheria, tutto il blocco dell’est resterà bloccato a Praga. Ci si domanderà: Chi erige barriere di incomunicabilità tra i popoli?

Manifesto Sovietico: «Combattiamo per la Pace»
Tra gli aderenti: Frédéric Joliot-Curie (premio per la fisica a cui spetterà la presidenza e la relazione introduttiva), Picasso (che dipingerà il manifesto del congresso: la famosa “Colomba della pace”), Aragon, Farge, Amado, Matisse, Ehrenburg, Neruda, Einstein. Nella delegazione italiana guidata da Nenni: Vittorini, Guttuso, Quasimodo, N. Ginzburg, G. Levi, G. Einaudi.
 https://www.storiauniversale.it/31-il-movimento-dei-partigiani-della-pace.htm

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