È stato pubblicato un report di Human Rights Watch sui fatti del 7 ottobre avvenuti in Palestina [1]. Traduciamo alcuni brani per evidenziare le differenze tra quanto riportato dalle principali testate “giornalistiche” asservite e quanto davvero affermato nel Report. [2]
Lasciamo da parte le valutazioni di HRW sul fatto che ciò sia stato un atto di resistenza legittima o di terrorismo criminale. Basiamoci sui fatti riscontrati da HRW. Ci preme in particolare segnalare quanto riportato sui “crimini di natura sessuale” che turbano particolarmente i lettori occidentali. La traduzione e le evidenziazioni sono nostre.
Chiunque si può rendere conto della assoluta assenza di conformità tra i titoloni e il testo del Report.
Quando vi diciamo di leggere i giornali e poi credere all’esatto contrario…
«Human Rights Watch ha trovato prove di atti di violenza sessuale e di genere, tra cui nudità forzata, e la cattura e la pubblicazione sui social media, entrambe senza consenso, di immagini sessualizzate. Human Rights Watch non è stata in grado di raccogliere informazioni verificabili tramite interviste con sopravvissuti o testimoni di stupro durante l’aggressione del 7 ottobre, e c’è solo un resoconto pubblico riferito da una tale sopravvissuta.
Le prove disponibili non hanno permesso a Human Rights Watch di trarre conclusioni in merito all’identità specifica degli autori di crimini di natura sessuale e di genere, né se tali crimini siano stati pianificati dai gruppi armati palestinesi che hanno ordinato gli attacchi.
Human Rights Watch ha inviato una richiesta di informazioni dettagliata al governo israeliano, specificamente incentrata sulla violenza sessuale e di genere, chiedendo di intervistare individui impiegati dal governo israeliano che potrebbero avere informazioni rilevanti e di esaminare documenti e immagini rilevanti in possesso delle autorità israeliane. Non ha ricevuto una risposta sostanziale a questa richiesta.
Human Rights Watch ha tentato di identificare e contattare i sopravvissuti e i testimoni di atti di violenza sessuale e di genere commessi durante l’aggressione del 7 ottobre. I ricercatori sono riusciti a contattare diverse persone che avevano descritto ai media le loro esperienze di testimoni di atti di violenza sessuale, ma che non hanno accettato di essere intervistate da Human Rights Watch.
Human Rights Watch non conosce e probabilmente non conoscerà mai il quadro completo. Oltre ai fattori che possono influenzare la volontà e la capacità dei sopravvissuti e dei testimoni di farsi avanti, ci sono state anche importanti lacune nella raccolta di prove forensi. Un portavoce della polizia israeliana che ha discusso di violenza sessuale con i media ha detto che le autorità avevano “zero autopsie”.»