di Marco Barricata
Nel giorno della “Festa”dei lavoratori i riders di Torino hanno scioperato e lanciato un appello per la protesta in tutta Italia, per evidenziare <<Le vergognose condizioni in cui siamo costretti a lavorare>>.
Alcuni di loro hanno appeso uno striscione in piazza San Carlo con su scritto ”1 Maggio Riders, sciopero in tutte le città”.
La protesta ha anche voluto evidenziare <<Le responsabilità di Cgil, Cisl e Uil>> (fonte ANSA), rei di non essersi occupati abbastanza dei lavoratori della Gig Economy.
Sulla pagina Facebook del Collettivo Deliverance Project i riders hanno posto le loro condizioni:
· Minimo orario garantito sganciato dalla produttività
· Tariffa minima per ordine, non inferiore a 5 euro
· Cancellazione di ogni parametro di valutatività
· Monte ore garantito
· DPI per tutti a carico dell’azienda
· Manutenzione a carico dell’azienda del mezzo di lavoro
· Disoccupazione e malattia
· Rinnovo del permesso di soggiorno per i riders stranieri
Nonostante quindi le promesse dell’ex Ministro del Lavoro Di Mario che sbandierò come un successo le sue misure in favore dei Riders, i fatti e le parole dei lavoratori, smentiscono la propaganda.
Anche i riders sono lavoratori, anche a loro vanno dati diritti e dignità!
Il Partito Comunista è a fianco delle giuste rivendicazioni dei riders!