TENERE LA BARRA DRITTA SENZA CADERE IN TOSSICHE TIFOSERIE

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TENERE LA BARRA DRITTA SENZA CADERE IN TOSSICHE TIFOSERIE

Oggi su quasi tutti gli argomenti potremmo scrivere la stessa cosa. Per ogni argomento è come stare sul crinale di una montagna: facilissimo cadere da una parte o dall’altra.
Oggi i media sono strutturati in modo da creare opposte tifoserie che, senza far ragionare nel merito, muovono dagli istinti più basilari cosicché, quando una persona prova a condurre un ragionamento articolato, si trova schiacciato da una parte o dall’altra.
Parliamo dell’aggressione squadrista di Firenze, della lettera della dirigente scolastica e della presa di posizione del Ministro Valditara.
Oggi sicuramente, possiamo affermare senza ombra di dubbio che il fascismo e i fascisti non sono il problema principale del nostro Paese. Non sono al potere. Quello che oggi colpisce i lavoratori e il popolo nelle proprie libertà e nei propri diritti sono i grandi gruppi monopolistici multinazionali, la grande finanza, le banche che, tramite Unione Europea e la NATO, ci impongono il volere del mercato. Ciò si verifica come se fossero meccanismi anonimi, in cui non esiste un colpevole, come se fossero eventi di natura. Quindi, senza che neanche ce ne accorgiamo, ma anzi credendoci liberi, in realtà veniamo indottrinati tutti, anche chi pensa di essere “diverso o ribelle”. In realtà questi lo è in modo in cui al sistema fa comodo, perché rende credibile questo teatrino, basato su contrapposizioni farlocche.
Chi crede che Fratelli d’Italia sia un partito fascista sta sbagliando strada. È come dire che Sinistra Italiana siano comunisti. Così non è per entrambe le formazioni rispetto alle lontane ideologie di partenza. Sicuramente dentro Fratelli d’Italia ci sono nostalgici e simpatizzanti del loro “duce”, è facile che i loro giovani risentano del fascino che la propaganda revisionista ha riaccreditato in merito al fascismo. Ma d’altronde chi non ha visto anche giovani del PD con la maglietta di Che Guevara che pensano di essere di sinistra? Fratelli d’Italia è un partito del sistema, che sta sotto i diktat imposti dall’Unione Europea, dagli Stati Uniti e dai grandi gruppi monopolistici multinazionali. Esso si è subito allineato ad essi per poter governare, come era ovvio. Nulla di nuovo. Il nuovo servo deve dimostrare al padrone di essere più ligio del servo di prima.
Ma – e qui è importante – non è che in Italia non esistono i fascisti, sia dentro Fratelli d’Italia, sia nelle varie organizzazioni extraparlamentari che si rifanno al fascismo e che non stiamo qui ad elencare. Tuttavia non bisogna mai sottovalutare questi piccoli rigurgiti, che a volte possono sembrare anche folkloristici, ma se un domani dovessero servire al grande capitale da cui storicamente loro sono finanziati e sponsorizzati, potrebbero essere usati contro il popolo. Perché questo è sempre stato il fascismo, il braccio terroristico di un capitalismo retrivo e in difficoltà che usa i fascisti come clava per reprime eventuali dissensi nella società.
L’esempio dell’Ucraina è emblematico. Lì i nazisti sono stati usati per rovesciare un governo che non piaceva alla NATO e all’imperialismo, sono stati finanziati, legittimati, sponsorizzati e armati contro chi si ribellava. Così è avvenuta la strage di Odessa e successivamente la guerra alle repubbliche popolari del Donbass.
Entrando nel merito della polemica. Benissimo ha fatto la preside a scrivere una lettera aperta ai propri studenti, ricordando loro cosa è stato il fascismo e come sia facile scivolare verso regimi di tipo terroristico. Per quanto non concordiamo con la visione della lettera che, a nostro avviso, si limita a vedere solo gli aspetti esteriori del fascismo e non entra in una disamina storica, come invece si può leggere nell’immortale insegnamento di Antonio Gramsci a cui noi ci ispiriamo, ci inchiniamo con rispetto al suo coraggio civile e per questo il nostro Partito ha espresso la sua totale solidarietà. Malissimo ha risposto il Ministro che, perdendo l’occasione di celare le sue pulsioni reazionarie e nostalgiche frutto ovviamente di una totale ignoranza della storia, ha reagito in modo scomposto, minacciando sfracelli che peraltro non ha il potere di eseguire.
Ma allora cosa c’è che non va? Non va che il potere borghese è riuscito a risolvere questa polemica non in una riflessione storica e politica, ma in tifo. E quindi è facile trovarci oggi compagni di processione a sostegno della preside, tutta quella schiera di “antifascisti” di maniera che sostengono i nazisti in Ucraina, la sudditanza alla NATO, l’invio delle armi, le sanzioni che stanno distruggendo l’economia europea, la distruzione dei diritti dei lavoratori, le privatizzazioni, … tutto l’armamentario antipopolare dei governi di “sinistra” che conosciamo e che hanno fatto persino tutto quello che la destra non è stata capace di fare.
NO, LA PATENTE DI ANTIFASCISTI A QUESTI NEMICI DEI LAVORATORI NON GLIELA DAREMO MAI. SONO NEMICI NOSTRI E TALI RESTANO
Oggi bisogna togliere il terreno da sotto i piedi all’estrema destra nelle periferie e nelle situazioni complicate e di conflitto, proprio in quelle situazioni che sono state abbandonate da quella “sinistra delle ZTL” che è la vera colpevole del ritorno in auge della destra.
I comunisti devono tornare ad essere protagonisti tra le masse popolari, portando le nostre analisi e le nostre ragioni per strappare migliaia di giovani alla facile propaganda fascista e borghese per ricostruire un partito veramente popolare.

2 Comments

  1. Luigi ha detto:

    CONTRO LE DESTRE ED ALTERNATIVI ALLE SINISTRE DELLE ZTL.!!!
    Credo sia ormai chiaro a tutti come a tale progetto, noi comunisti, abbiamo apportato un concreto impegno materiale.

  2. Stefano ha detto:

    Concordo pienamente con la:articolo.’Tenetr la barra dritta ‘!,Vorrei aggiungere ,che oggi il nemico principale per noi comunisti che vogliamo fare della Repubblica italiana una Repubblica Socialista dei lavoratori e cittadini è il Partito democratico strumento cieco e ciuco della dittatura del capitalismo finanziario: e’ il vero fascismo ,come ci ha insegnato Gjorghi Dimitrov !

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