Un morto e 30 feriti è il primo bilancio del criminale attacco fascista avvenuto nella giornata di ieri, sabato 12 agosto, a Charlottesville, quando un’auto a folle velocità è piombata su un corteo antifascista e antirazzista che si contrapponeva alle manifestazioni di gruppi di estrema destra, nazifascisti, legati al Ku Klux Klan che stanno inscenando proteste nella cittadina della Virginia contro la decisione di rimuovere la statua dedicata al generale confederato Robert Lee, comandante in capo dell’esercito sudista, a favore della schiavitù dei neri, durante la guerra civile degli Stati Uniti del 1861-1865.
Già nella notte di venerdì centinaia di nazifascisti avevano marciato con torce nel Campus dell’Università di Virginia, gridando slogan razzisti, nazisti e per il suprematismo bianco, aggredendo e ferendo studenti antifascisti che si erano radunati intorno alla statua di Thomas Jefferson nel centro del campus. La contrapposizione si è ulteriormente accesa nella giornata di sabato fino alla proclamazione da parte delle autorità locali dello Stato d’emergenza.
I gruppi nazifascisti hanno convocato la manifestazione denominata Unite the Right (Unire la Destra), con loro membri in tenuta paramilitare e armati anche di fucili semi-automatici, manganelli, scudi e bandiere confederate e naziste al grido di slogan xenofobi, etno-nazionalisti e nazisti ‘White lives matter’, ‘Sieg heil’ e ‘blood and soil’, che sono stati affrontati da migliaia di antifascisti, antirazzisti e organizzazioni dei lavoratori e studenti, venendo più volte allo scontro. La polizia antisommossa ha infine caricato e lanciato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti ordinando lo scioglimento degli assembramenti per la dichiarazione dello Stato d’Emergenza. A seguito è avvenuto il vigliacco e mortale attacco fascista ad opera di James Alex Fields Jr., membro di Vanguard America (VA), alla guida di una Dodge Challeneger grigia, che ha causato la morte di una donna di 32 anni, Heather Heyerm, e diversi feriti gravi.
Le dichiarazioni di equidistanza del presidente degli USA, Donald Trump, così come dei principali media americani, che condannano genericamente la “violenza, il fanatismo e l’odio da ogni parte” sono significative sull’azione in corso, non solo negli USA, di sdoganamento e legittimazione dei fascisti che agiscono spesso con la protezione delle istituzioni e il fomento della politica borghese. L’atto terroristico di ieri non è infatti un caso isolato, seguendo di poco la sparatoria a Seattle contro un sindacalista, il duplice assassinio sul treno Portland MAX e la bomba alla moschea Dar Al Farooq in Minnesota, ma si lega anche alle sempre più frequenti azioni squadriste e assassine dei fascisti in diverse parti del mondo, come in Venezuela o in Europa, dall’Ucraina, alla Francia, Germania, Grecia così come nel nostro paese. Ancora una volta si conferma come i gruppi nazifascisti siano alimentati dal capitale per fare il lavoro sporco di dividere e attaccare la classe lavoratrice col terrore. Intanto in diverse città americane sono stati convocati raduni, blocchi stradali, manifestazioni di solidarietà con gli antifascisti di Charlottesville e di protesta contro i razzisti e i reazionari, i gruppi nazifascisti, nazionalisti bianchi e il governo Trump che si dedica alle minacce di guerra contro il Venezuela e la Corea del Nord mentre dall’inizio dell’anno la polizia statunitense ha ucciso 500 persone, in stragrande maggioranza neri, cresce la diseguaglianza sociale, i senzatetto, la povertà, l’insicurezza alimentare, l’autoritarismo e il razzismo relazionato all’attacco ai diritti sociali dei lavoratori e i settori popolari.